De Magistris: “Mimmo Lucano un alfiere dell’Europa dei popoli e dei diritti”

De Magistris: “Mimmo Lucano un alfiere dell’Europa dei popoli e dei diritti”

NAPOLI. ‘‘Credo che Mimmo Lucano dovrebbe essere uno dei protagonisti di una coalizione ampia, civica, popolare e democratica se si riesce a costruire un’opzione che punti a un’Europa dei popoli, dei diritti, della giustizia, della solidarietà e che sia argine non solo alle destre eversive ma anche alle oligarchie liberistè’. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in merito a un possibile coinvolgimento del sindaco di Riace, Mimmo Lucano, nella costruzione di una lista per le elezioni europee. “Mimmo può venire quando vuole, può bussare alla porta e gli sarà aperta. Ma credo che, come già fatto in passato in altre occasioni, organizzeremo qualcosa di significativo per accoglierlo perché non deve calare l’attenzione sulla vergogna messa in campo contro il modello Riace”, ha ancora detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in merito all’invito rivolto al sindaco di Riace, Mimmo Lucano, che ha dovuto lasciare la sua terra a seguito del provvedimento di divieto di dimora. De Magistris, nel sottolineare che la magistratura “deve fare il suo dovere”, ha evidenziato “l’accanimento politico, istituzionale, governativo nei confronti di Lucano. Se ci fosse la stessa energia nei confronti della ‘ndrangheta – ha aggiunto – ci sarebbe il plauso della stragrande maggioranza dei calabresi onesti che troppe volte hanno visto cacciare la gente perbene e lasciare indisturbati i mafiosi”. De Magistris ha affermato che “Mimmo fa grande opera di bonifica culturale contro la ‘ndrangheta ed è per questo che siamo schierati con lui. Poi i processi faranno il loro corso, ma l’umanità non si può mai arrestare. Mi auguro che torni libero e a Riace che diventerà una delle roccaforti della resistenza democratica del Paese”. Intanto la prefettura di Reggio Calabria ha confermato il provvedimento di sospensione dalla carica del sindaco di Riace, Domenico Lucano. La decisione è stata assunta dal prefetto Michele di Bari dopo l’ordinanza del Tribunale del Riesame che, revocando gli arresti domiciliari per il primo cittadino, ha emesso un provvedimento di divieto di dimora nella cittadina calabrese.

 

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