Da Unicredit stanziati quattro miliardi per sostenere le Pmi del Sud
Lo scorso 7 febbraio, dal 29°piano della Unicredit Tower di Milano, Unicredit ha annunciato un pacchetto di soluzioni finanziarie da 10 miliardi volte a sostenere il sistema Italia, nello specifico: le pmi, le micro-imprese e le realtà del terzo settore. La banca ha presentato la nuova edizione del piano “UniCredit per l’Italia”, denominata “UniCredit per l’Italia-imprese”, interamente destinata al settore produttivo e a quello dei servizi. Si tratta di un ampio pacchetto di soluzioni finanziarie, assicurative e consulenziali, finalizzate a sostenere la crescita, la transizione ecologica e la competitività delle piccole e micro imprese. Nell’arco di due anni, la banca ha previsto un totale di 28 miliardi di interventi a supporto dell’imprenditoria italiana. Nel 2022, furono 8 i miliardi destinati a famiglie e imprese, allo scopo di aiutarle ad affrontare i rincari provenienti dal caro energetico e delle materie prime. L’anno dopo, altri 10 miliardi volti a sostenere i consumi e fornire nuove risorse per lo sviluppo di specifici settori. “Le imprese italiane hanno dimostrato una straordinaria resilienza in un contesto di tassi elevati, inflazione e tensioni geopolitiche. Come banca, è nostro dovere aiutare le aziende a prosperare, in particolare quelle che hanno una missione sociale alla base” ha affermato Andrea Orcel, CEO di UniCredit e Head di UniCredit Italia. Orcel ha poi sottolineato come lo scopo di UniCredit e di questo piano in particolare, sia quello di: “consentire alle comunità di progredire, e questo vale ancora di più quando i tempi sono difficili. Sappiamo che il nostro ruolo è più critico che mai in questa fase della nostra storia economica e continueremo a fare tutto il possibile per realizzare questo obiettivo per tutti i nostri stakeholder”. Il perché di questa scelta di Unicredit sta nei numeri delle imprese e delle associazioni a cui si rivolge il piano. Sono 4 milioni le piccole e medie imprese e 20 mila le imprese familiari in Italia. Le 360 mila associazioni del terzo settore operanti sul territorio coinvolgono 4,6milioni di volontari. “Continuiamo a sostenere le eccellenze del Made in Italy con un insieme di soluzioni finalizzate a supportarne lo sviluppo e la transizione verso una maggiore sostenibilità ambientale e sociale, con nuove risorse per gli investimenti e un rinnovato modello di servizio che ci consentirà di migliorare ancora la qualità del nostro supporto. Vogliamo in questo modo rafforzare le basi per garantire al Paese una crescita inclusiva e sostenibile a beneficio di tutti i territori” ha spiegato Remo Taricani, Deputy Head di UniCredit Italia. Unicredit, nello stanziare il plafond di 10 miliardi, ha previsto diversi interventi per supportare un vasto numero di settori produttivi. Tra i vari interventi previsti, un miliardo di euro è destinato a microfinanziamenti e microcredito, con focus particolare su imprenditoria giovanile e femminile, che possono godere anche della garanzia del Fondo di Garanzia per le PMI pari all’80% dell’importo, nonché condizioni agevolate per le coperture dai rischi aziendali. La banca mette a disposizione delle imprese anche delle ore di formazione dedicate, grazie ai diversi programmi formativi che offre. 500milioni di euro, sono l’importo delle iniziative di supporto finanziario destinato agli enti del terzo settore. Le stesse associazioni sono già destinatarie di altri fondi, tramite la piattaforma di fund raising: “Ilmiodono” e tramite i fondi di Carta Etica, ai quali possono accedere e destinati allo sviluppo di progetti sociali. Un miliardo è destinato al settore dell’agribusiness, allo scopo di supportare le imprese agricole e agroalimentari negli investimenti in termini, di miglioramento dei processi di adeguamento tecnologico e digitale, della trasformazione in ottica sostenibile, in linea con le direttive europee sulla transizione green. Per concludere, un miliardo è destinato al settore del turismo per finanziare le strategie di investimento in termini di: transizione green, innovazione tecnologica, riqualificazione alberghiera e supporto al circolante, anche tramite forme di ammortamento flessibili, che tengono conto della stagionalità degli incassi. I restanti 6,5 miliardi sono destinati alle realtá del Made in Italy. Attenzione trasversale è dedicata all’integrazione dei fattori Esg. Da ricordare che il 40% delle risorse di Unicredit per l’Italia, pari a 4 miliardi, sono destinate al Mezzogiorno d’Italia, e destinati alla nascita di nuove attività imprenditoriali e ad investimenti e grazie al programma “Resto al Sud”, le stesse aziende possono accedere a contributi pubblici in conto interessi e in conto capitale.