Peluche e candele sulla spiaggia del naufragio
CUTRO(KR)/ Trentacinque peluche sistemati a cerchio con al centro una maglietta bianca con su scritto Kr46M0, la dicitura con cui era stato indicato uno dei bimbi di pochi mesi, morto. E poi 94 candele accese a rischiarare il buio della notte. Così, sulla spiaggia di Steccato di Cutro almeno un centinaio di persone hanno voluto ricordate la tragedia di un anno fa, il naufragio del caicco Summer Love che provocò la morte di 94 persone, 35 delle quali minori. Anche alcuni superstiti e familiari delle vittime hanno voluto essere presenti. Straziante, il pianto dirotto di una donna afghana che nel naufragio ha perso la sorella e due nipoti. La donna non ha retto all’emozione di trovarsi a pochi metri da quel mare -agitato come lo era quella notte- che le ha portato via i suoi cari ed ha avuto un malore. “Ho rivissuto le stesse emozioni di quel giorno, quando la barca è affondata ed è stato molto difficile”, ha raccontato Samir, 18enne afghano che si è salvato aggrappandosi ad un pezzo di legno. Al termine, due superstiti, insieme ai due pescatori che per primi intervennero sul luogo della strage, hanno gettato una corona di fiori, quindi si sono stretti in un abbraccio sciogliendosi in lacrime al ricordo di quella notte di un anno fa. Intanto, nel giorno della commemorazione, ad un anno esatto dalla tragedia, superstiti e familiari delle vittime del naufragio del 26 febbraio 2023 hanno deciso di mettere nero su bianco le accuse di inadempienza agli impegni presi dal Governo italiano e hanno annunciato l’imminente presentazione di una causa risarcitoria nei confronti dell’esecutivo per omissione di soccorso. “Ho dei ricordi brutti, ancora non riesco a dimenticare”. A dirlo, trattenendo a stento l’emozione, Vincenzo Luciano, uno dei pescatori che intervenne per primo dopo il naufragio del caicco Summer Love. Vincenzo è voluto tornare su quella spiaggia per ricordare le vittime. “Vorrei tanto poter dimenticare, ma ancora non ci riesco”, ha detto.