Spacciavano nei vicoli di Crotone, tredici misure cautelari

Sono complessivamente 13 le misure cautelari eseguite ieri mattina a Crotone dalla squadra mobile della Questura a carico di altrettante persone accusate di aver costituito un’organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti. In particolare, su richiesta della direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, il gip distrettuale ha emesso 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere, una agli arresti domiciliari mentre per altre due persone è stato disposto l’obbligo di dimora. L’organizzazione, che fa capo ad un unico nucleo familiare, aveva il suo quartier generale nei vicoli del centro storico della città dove aveva allestito tre punti vendita della droga: cocaina, eroina, hashish e marijuana. Le investigazioni della squadra Mobile sono state svolte tramite intercettazioni telefoniche, ambientali e video dalle quali è emersa l’esistenza di una fitta e strutturata rete, organizzata in forma piramidale, i cui componenti, con ruoli e competenze specifiche, si procuravano e smerciavano al dettaglio ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, i cui profitti confluivano in una cassa comune e successivamente divisi tra i soggetti apicali dell’associazione, mentre agli atri indagati veniva assicurato un compenso. Nel corso delle indagini, a riscontro dell’attività illecita che veniva perpetrata nei vicoli del centro storico, sono state effettuate numerose perquisizioni e sequestri di sostanza stupefacente, anche nei confronti degli stessi assuntori, a cui, di volta in volta, è stato sequestrato lo stupefacente acquistato in uno dei tre punti di spaccio, dove è stato documentato un continuo andirivieni di persone a qualsiasi ora del giorno. Dalle indagini è emerso come il gruppo fosse dedito alla coltivazione di marijuana: la Polizia ha infatti sequestrato tre piantagioni, occultate nella vegetazione della periferia di Crotone. Le magliette bianche indicavano la cocaina, quelle verdi la marijuana: era questo il linguaggio usato dai componenti del sodalizio per farsi portare dai complici le dosi di droga che poi venivano spacciate. Al vertice dell’organizzazione ci sarebbe stato Giuseppe Spagnolo, 26enne crotonese, che avrebbe organizzato con i familiari la gestione di rifornimenti e spaccio di droga. Tra i destinatari delle misure cautelari anche la mamma di Spagnolo, Vittoria Covelli, 46 anni, finita ai domiciliari, che secondo gli inquirenti avrebbe coltivato un campo di marijuana. Almeno tre le piantagioni rinvenute dalla squadra Mobile nel corso dell’indagine iniziata nel marzo 2020. A gestire i magazzini nei quali era stoccato lo stupefacente c’erano Raffaello Messina, 24 anni, e Gaetano Scicchitano, 51 anni, i quali, come emerge dalle intercettazioni e dalle immagini riprese dalla squadra Mobile, ricevevano gli ordini da Spagnolo che indicava la cocaina come maglietta bianca o caffè e la marijuana come maglietta verde. Il numero di magliette ordinate stava ad indicare i pacchi di droga da portare.