Demolizione per le ville del boss a Capocolonna
Dopo 22 anni è stato dato il via alla demolizione di tre ville abusive sul promontorio di Capocolonna di proprietà della famiglia del boss di ‘ndrangheta Nicolino Grande Aracri. Le ruspe della Socea, l’unica impresa che ha risposto al bando pubblico per l’affidamento dei lavori, hanno iniziato ad abbattere tre dei cinque manufatti ad un piano realizzati a cavallo tra gli anni ottanta e novanta su un’area di inedificabilità assoluta, soggetta a vincoli paesaggistici e prospiciente al Parco archeologico. La prima demolizione di queste abitazioni che si affacciano sul mare di Capocolonna era stata disposta nel 1998. Nel giugno di quest’anno, su indicazione del commissario straordinario del Comune di Crotone Tiziana Costantino, è stato approvato il relativo progetto esecutivo dei lavori di demolizione e successivamente, lo scorso 6 luglio, aggiudicati i lavori che si stanno eseguendo in queste ore. La demolizione riguarda tutte le cinque abitazioni ma per due di esse si attende la definizione dei ricorsi pendenti davanti al Tar presentati dagli intestatari. Il Comune ha deciso di procedere agli abbattimenti pagando di tasca propria con 108mila euro per evitare altri ritardi ed a lavori eseguiti chiederà il conto agli intestatari.
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