Crollo viadotto A3, Cgil: “Sorprende il silenzio di Occhiuto”
COSENZA. Sulla vicenda del crollo del viadotto Italia “ci ha colpito il silenzio del Presidente della Provincia di Cosenza Mario Occhiuto che avrebbe avuto la possibilità e soprattutto il dovere di intervenire con proposte ed iniziative che rientrano nelle sue competenze, favorendo l’adozione di soluzioni”. È quanto affermano, in una nota congiunta, le segreterie della Cgil calabrese e di Cosenza. “Erano i primi di marzo – è scritto nella nota – quando un giovane operario romeno, Adrian Miholca, ha perso la vita, travolto dal crollo di una campata del Viadotto Italia nel territorio di Laino Borgo, mentre lavorava in un cantiere del nuovo tracciato della Salerno-Reggio Calabria. Il tragico evento ha subito destato allarme e preoccupazione nella Cgil calabrese nel suo complesso, perché, mentre confermava che la sicurezza sui cantieri continua ad essere disattesa con conseguenze tanto drammatiche, suscitava il fondato timore che la viabilità regionale avrebbe subito l’ennesimo duro colpo per le prevedibili conseguenze che l’interruzione provocata dal crollo avrebbe avuto sull’intero tratto autostradale calabrese. Così è stato, purtroppo, e nonostante le rassicurazioni che di tanto in tanto arrivano dalle autorità preposte, ad oggi rimane assai difficile comprendere come e quando potranno essere effettuati gli interventi necessari a ripristinare quel tratto autostradale. La Cgil, consapevole della gravità della situazione che si sta scaricando, in primis, sulle popolazioni dell’alta Calabria ma anche delle ricadute sull’intera economia regionale, ha deciso di essere vicina alle amministrazioni locali ed ai cittadini tutti, scegliendo di celebrare proprio a Laino Borgo la Festa del 1 maggio. Non solo, ma segue con attenzione tutte le iniziative volte ad agevolare la circolazione delle persone e delle merci, quale l’individuazione dei percorsi alternativi come l’utilizzo della statale 19, una strada provinciale ad elevata percorrenza, che nel giro di poche settimane, grazie ad interventi sui tratti più critici eseguibili a cura del Genio Militare, potrebbe rappresentare una alternativa tra le più efficaci fino alla definitiva risoluzione del problema”. Da Occhiuto, prosegue la Cgil, “ci saremmo aspettati, anche per il ruolo di “professionista prestato alla politica” che sempre rivendica per sé, una qualche iniziativa che a tutt’oggi è mancata. Forse non c’è stata la piena consapevolezza che il protrarsi della situazione e la mancanza di iniziativa da parte di chi ha specifiche responsabilità provocherà guasti e conseguenze sempre più drammatiche sull’intero territorio provinciale e regionale”.