Crisi Provincia di Catanzaro, Abramo: “Il viceministro Castelli valuterà il piano di riequilibrio”
“Siamo riusciti a sbloccare il pagamento degli stipendi del mese di gennaio e stiamo lavorando con la Regione per ottenere un’anticipazione rispetto a quello di febbraio. In previsione, però, stando così le cose la situazione futura non è rosea”. Lo ha detto il presidente della Provincia di Catanzaro Sergio Abramo a conclusione della conference call che ha avuto nel pomeriggio con Laura Castelli, viceministro per l’economia e le finanze, presenti anche la sottosegretaria per il Sud e la Coesione territoriale Dalila Nesci e i rappresentanti sindacali interni, in merito alla difficile crisi finanziaria che attanaglia l’ente. “Non sono interessato a sbloccare solo i mesi in cui rimarrò alla presidenza – ha aggiunto Abramo – ma mi sto ponendo il problema di cosa accadrà da qui alla fine dell’anno. Da questo punto di vista, dall’Upi, è stata fatta una richiesta ben precisa e cioè quella di smobilitare tutti i crediti che noi vantiamo dal Governo. Tutto questo non basterà perché si tratta di 4/6 milioni di euro non sufficienti a garantire gli stipendi”. Abramo dopo avere precisato che la Provincia di Catanzaro ha 42 milioni di spese fisse a fronte di 32 milioni di entrate con i mutui che gravano per circa un milione al mese, ha detto che c’è “un’anticipazione di cassa arrivata al massimo ragione per la quale appena arriva qualche soldino, dato che abbiamo sforato, viene trattenuto dalla banca. A pesare c’è la diminuzione, nel corso degli anni dell’Rc auto, che rappresentava una delle maggiori entrate per l’ente. Cosa posso fare. Dovrei dimettermi? Fare arrivare un commissario che garantisca gli stipendi? Credetemi è brutto per un amministratore non poter fare nulla. In più, non c’è nemmeno la possibilità di risparmiare perché ci sono mutui e stipendi da pagare. La situazione, attualmente, è tranquilla anche perché i dipendenti hanno capito le difficoltà. Ciò non toglie, però, che ci sia sofferenza”. “Il viceministro Castelli – ha detto ancora Abramo – ha assicurato che valuterà il Piano di riequilibrio giudicato come ottimo anche dall’Upi. Per realizzarlo però mancano le risorse. Possibili vie d’uscita? C’è un piccolo fondo chiesto dall’Upi e dovremo capire da questa dotazione di 15 milioni cosa arriverà alla provincia di Catanzaro; poi c’è anche un’altra proposta in base all’indebitamento degli enti provinciali. Aspettiamo, anche, che ci sia un esito positivo sulla questione dell’annullamento degli swap, che abbiamo sospeso, perché incidono per 3 milioni e mezzo. Altri aiuti potrebbero venire dalla riduzione dei tagli nei trasferimenti dal Governo anche rispetto al fatto che sono diminuite le entrate”.