Covid, Sapia: “Aumentare le risorse per tutelare i pazienti ordinari”

Covid, Sapia: “Aumentare le risorse per tutelare i pazienti ordinari”

Il deputato di Alternativa Francesco Sapia, componente della Commissione Sanità, ha reso noto di avere presentato un’interrogazione al presidente del Consiglio e ai ministri della Salute e dell’Economia, in relazione al recupero delle prestazioni sanitarie non erogate a causa della pandemia da Covid 19. In particolare, il parlamentare ha chiesto “se il presidente del Consiglio non intenda valutare uno scostamento di bilancio per aumentare le risorse stanziate al riguardo, ad oggi insufficienti, al fine di tutelare pienamente il diritto alla salute dei pazienti ordinari, anche per scongiurare che eventuali cronicizzazioni o aggravamenti possano aumentare i costi dell’assistenza sanitaria”. “Con riferimento alla commissione d’indagine interna che di recente il commissario dell’ospedale di Cosenza, Isabella Mastrobuono, ha istituito per scovare eventuali favoritismi nella gestione delle liste d’attesa per gli interventi chirurgici, Sapia – è detto in una nota – ha poi chiesto ‘quali informazioni abbia in proposito il ministro della Salute perché sarebbe grave se le visite intra moenia fossero servite o possano servire a scavalcare chi ha più bisogno di essere operato”. Sapia, riporta ancora la nota, ha ricordato che “entro il 31 gennaio le Regioni e le Province autonome dovevano trasmettere a Roma i piani per l’utilizzo delle risorse, comunque insufficienti, destinate al recupero delle prestazioni rimaste in sospeso” e ha chiesto “quali Regioni e Province abbiano presentato nei termini questi piani e quanti siano i fondi disponibili per ciascuna di esse”. Nell’interrogazione il deputato di Alternativa ha chiesto, inoltre, “se il ministro della Salute non intenda tempestivamente adottare, e all’occorrenza quali, iniziative di competenza al fine di controllare che il recupero delle prestazioni sanitarie non erogate a causa della pandemia segua effettivi criteri di tutela della salute in relazione alle condizioni dei pazienti, anche per scongiurare che il sistema delle visite intra moenia possa determinare disparità, a discapito dei cittadini meno abbienti”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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