Covid, preoccupa in Calabria l’emergenza sanitaria

Covid, preoccupa in Calabria l’emergenza sanitaria

In Calabria è sempre più emergenza sanitaria a cominciare dal numero di positivi che, nell’ultima rilevazione di ieri è 577.  Quattro sono invece le vittime per un totale di 910. E con questi numeri a soffrire sono gli ospedali. A questo proposito il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto chiama alla mobilitazione tutti i primi cittadini della provincia cosentina e li invita sabato 17 aprile, alle ore 10, in prossimità del Pronto soccorso dell’Ospedale Annunziata per partecipare ad un sit-in. “Ritengo inaccettabile – afferma – l’assenza di decisionismo del vertice dell’azienda ospedaliera. Un commissario, proprio in quanto tale, avrebbe dovuto assumere decisioni tempestive per incrementare i posti letto covid necessari evitando di sottrarli ad altri reparti, oltre che procedere immediatamente all’assunzione del personale sanitario necessario a fronteggiare l’emergenza”. Gli fa eco il sindaco di Rende, Marcello Manna, che afferma come “ad oggi i contagi da Covid sono in crescita tra Rende e Cosenza e, parimenti, il sistema sanitario regionale è al collasso. Non avrebbero i commissari potuto fare più di quanto svolto in soli due mesi dalla nomina. La Regione deve istituire subito un tavolo permanente perché se il picco fosse peggiore della attuale situazione noi sindaci non saremmo preparati a fronteggiarlo”. E in una nota, Sergio Torromino, deputato di Forza Italiadice: “Questo Governo di cui fa parte anche Forza Italia non può e non deve fare orecchie da mercante su un diritto fondamentale sancito dalla costituzione, la salute dei cittadini. Tornerò ad interrogare il governo, il ministro della Salute dovrà spiegare ai calabresi perché non si riapre immediatamente l’ospedale di Cariati adibendolo a centro Covid vista l’emergenza e non si potenziano i servizi in quello di Crotone. La situazione sanitaria calabrese – prosegue – è da sempre critica, pochi posti letto, file interminabili per sulle prenotazioni di visite ed accertamenti diagnostici. La situazione si è aggravata in questo ultimo anno a causa della pandemia da Covid -19, gli ospedali sono al collasso e la gente attende nelle ambulanze difronte agli ospedali il proprio turno per ricevere le cure necessarie”. Dal canto suo il deputato di Alternativa c’è Francesco Sapia, che alla Camera siede in commissione Sanità chiede “sulla base di quali elementi per la Calabria il ministro della Salute ha ordinato il passaggio in Zona arancione dallo scorso lunedì 12 aprile, smentito dal ritorno in Zona rossa di alcuni Comuni della regione con provvedimento del presidente facente funzioni, Nino Spirlì, proprio dello stesso lunedì?». Intanto a San Giovanni in Fiore il sindaco ha ordinato un lockdown totale.

 

 

 

 

 

Download PDF

desk desk