Morto a Cosenza il “paziente 1” calabrese

E’ morto, nell’ospedale di Cosenza, il cosiddetto “paziente 1”, il pensionato di 67 anni originario di Cetraro (Cosenza) che era tornato dal Lodigiano in autobus. L’uomo era stato il primo contagiato in Calabria ed era stato dimesso dal reparto di malattie infettive, dopo due tamponi risultati negativi. Era però ancora in ospedale, ricoverato in Cardiologia. Qui ha avuto un peggioramento delle sue condizioni di salute. L’Azienda ospedaliera di Cosenza specifica, in una nota, che il decesso non è direttamente correlabile al coronavirus. “In relazione al possibile rischio contagio, – si legge ancora nella nota – vale rammentare che al momento, la sorveglianza sanitaria messa in atto dall’Azienda sul personale ha, allo stato risultati del tutto soddisfacenti, in quanti i 472 tamponi effettuati fino ad oggi, sono tutti negativi. In linea con le rigorose verifiche di sorveglianza sanitaria in atto, gli operatori dell’equipe Utic-cardiologia che peraltro, hanno già effettuato un primo controllo risultato negativo, saranno, comunque, sottoposti ad ulteriori azioni di monitoraggio”.
“Il tampone faringeo del paziente 1 calabrese, deceduto nella giornata di ieri proveniente dal lodigiano, risultato positivo, non è stato confermato da un successivo esame più approfondito – ricerca del virus su liquidi di lavaggio broncoalveolare – che ha dato risultato indeterminato”. Lo rende noto l’Azienda ospedaliera di Cosenza, a completamento del comunicato diffuso oggi, nel quale si affermava che “il decesso non è direttamente correlabile al coronavirus”.
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