Coronavirus e polemiche a Crotone, il M5S dice “no alla caccia alle streghe”

Coronavirus e polemiche a Crotone, il M5S dice “no alla caccia alle streghe”

 

Un’interrogazione al ministro della Sanità sulla vicenda dei trecento dipendenti dell’Azienda sanitaria di Crotone, tutti in malattia in questo periodo di grave emergenza per il contagio da coronavirus, è stata depositata dalla deputata del Movimento Cinquestelle Elisabetta Barbuto. Vicenda che, come riferisce la stessa parlamentare, “ha portato Crotone, in maniera estremamente negativa, sulla ribalta mediatica nazionale. Numerose, infatti, sono state le reazioni sia in campo politico che nell’opinione pubblica, anche se insieme alle espressioni di biasimo, e persino agli insulti, per i presunti assenteisti si sono affiancate anche richieste di chiarimenti, come quella dell’Ordine dei medici della provincia di Crotone, di esponenti sindacali e rappresentanti di associazioni civiche in merito all’effettiva portata della vicenda. Sono solo 33, infatti, i medici dell’ospedale civile San Giovanni di Dio e delle altre strutture sanitarie, 17 gli infermieri e alcune decine gli operatori sanitari che risultano in malattia mentre tutti gli altri sono dipendenti amministrativi. Non a caso, per fare piena luce la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta e delegato la Guardia di finanza a sequestrare tutti i certificati di malattia incriminati.
Barbuto, insieme alla senatrice pentastellata Margherita Corrado, in proposito rileva “la frettolosità dei comunicati lanciati da parte di altre forze politiche che, evidentemente ansiose di aggiudicarsi il podio dei commenti negativi sul dato comunicato dalla direzione dell’Azienda, hanno però omesso di ricordare come lo stesso dato si innesti su una situazione già estremamente precaria e difficile vissuta dagli operatori sanitari in quel di Crotone. Riteniamo giusto, infatti, che le responsabilità dei singoli, qualora venissero accertate, non si tramutino in un severo giudizio nei confronti dell’intera categoria socio sanitaria crotonese”. Per le due parlamentari, insomma, “non è possibile ignorare le difficoltà quotidiane con le quali i medici e gli infermieri crotonesi si trovano a combattere nel loro lavoro e che spaziano dalle carenze strutturali alla mancanza di materiale sanitario fino alla carenza di personale socio sanitario, mentre abbonda, anzi deborda, il personale amministrativo. Il che, probabilmente, ci consentirebbe di aprire una ulteriore parentesi sulla gestione clientelare perpetrata negli anni in campo sanitario, a spese della collettività e dell’utenza, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti”.
Barbuto e Corrado, quindi, concordano con le posizioni assunte dall’Ordine dei medici e dai rappresentanti delle maggiori sigle sindacali a non creare “un ingiustificato e generalizzato clima di caccia alle streghe, di cui non abbiamo assolutamente bisogno mai, e men che meno  in questo momento, pur stigmatizzando e condannando il fenomeno dell’assenteismo che, però, a quanto sembra di percepire dai comunicati, esulerebbe dal caso denunciato in assenza, tra l’altro, di una comunicazione completa, da parte della direzione Asp, sulle date e sulle reali motivazioni delle assenze dei dirigenti medici chiamati in causa”.

redazione@giornaledicalabria.it

 

 

 

 

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