Coronavirus: auto dirette in Sicilia bloccate a Villa
Sono 95 le persone bloccate a Villa San Giovanni nell’area d’imbarco per la Sicilia. Si tratta di persone che viaggiano a bordo di 44 autovetture fermate nel piazzale Anas della cittadina dello Stretto, snodo per il traffico dalla sponda calabra a quella siciliana. Gli automobilisti fermati avrebbero giustificato il fatto di essersi messi in viaggio con motivazioni non ritenute sufficienti alla luce delle norme contenute nel decreto governativo volto a bloccare l’epidemia di coronavirus. Dopo i controlli delle forze dell’ordine, nessuno di loro, molti con famiglie al seguito, è stato autorizzato all’imbarco. Questo sta provocando notevoli tensioni: le persone giunte sulla punta dello Stivale chiedono di poter salire a bordo dei traghetti per arrivate in Sicilia dove, però, il blocco è totale. In fila anche alcuni trasportatori che chiedono di poter proseguire il loro percorso e alcuni cittadini italiani diretti in Sicilia provenienti da Paesi esteri. Ieri mattina Croce Rossa, volontari e Comune hanno fornito colazione, pasti e bevande alle persone in attesa, ma la tensione non è calata. “È necessario che le autorità competenti assumano iniziative adeguate a risolvere la difficile situazione che si è venuta a verificare a Villa San Giovanni. Ci sono due ordinanze emanate dai governatori di Calabria e Sicilia, un’ordinanza congiunta del Ministero della Salute e dell’Interno e un decreto del Governo in merito. Occorre assumere le decisioni necessarie perché vengano rispettate e attuate le leggi dello Stato e si ritorni alla normalità. Non è accettabile che una cittadina come Villa San Giovanni subisca momenti di tensione che rischiano di avere effetti più gravi”. Lo afferma la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli. “Mi preme aggiungere che sulla vicenda – rileva Santelli – non vi è alcuna controversia tra la Calabria e la Sicilia”.
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