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Consiglio regionale, Viscomi: “Bilancio da 6 mld ma ‘ingessato’”

REGGIO CALABRIA. Esaurito il lungo elenco di provvedimenti amministrativi inerenti rendiconti di partecipate ed Enti sub regionali, il Consiglio regionale ha avviato l’esame dei punti di Bilancio con l’esame del Defr, il Documento economico e finanziario regionale 2018-2020 propedeutico all’esame della proposta di legge recante “Norme di tipo ordinamentale e procedurale” (Collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2018). Nel delineare il quadro completo della manovra il vice presidente della Giunta con delega al Bilancio Antonio Viscomi, ha illustrato quelle che ha definito “le scelte strategiche di politica economica della Regione”. Partendo dal concetto che un qualsiasi Bilancio è fatto di entrate ed uscite, Viscomi ha indicato in circa 6 miliardi di euro l’ammontare del Bilancio regionale. “Un Bilancio – ha avvertito – per la gran parte composto da entrate vincolate. Il 60,6%, per circa 3 mld e 641 mln destinati alla sanità, l’11% da fondi POR e PAC per 697 mln, FSC 336 mln, altri fondi vincolati per 420 mln di euro e fondi pluriennali vincolati 93 mln. Per quanto riguarda le entrate libere da vincoli, esse ammontano a circa 779 mln e 550 mila euro”. Con le sole entrate derivanti dal pagamento del bollo auto che ammontano a circa 185 mln e quelle dell’Irap a circa 446 mln, Viscomi ha motivato il giudizio di “‘bilancio ingessato’; è un dato che rende evidente che il problema reale è rappresentato dalle entrate ed in particolare da quelle che provengono soprattutto dai Comuni che non pagano le quote per il servizio idrico e dei rifiuti”. Viscomi ha informato, a questo proposito, di un “patto di lealtà” firmato all’interno del Cal, il Consiglio per le autonomie locali. “Perché – ha spiegato – altrimenti rischiamo che questa quota libera di risorse si riduca sempre di più”. Le altre voci per macroaggregati indicati da Viscomi hanno riguardato la ripartizione delle risorse autonome, che ammontano a circa 779 mln. “Quota che per il 25% è impegnata – ha detto – per il funzionamento di Giunta e Consiglio e risulta ridotta del 3% rispetto allo scorso anno”. Il vice presidente della Giunta soffermandosi su questo dato ha illustrato l’evoluzione della spesa negli anni tra il 2009 ed il 2017, “che si è ridotta di circa 50 mln di euro”. Viscomi ha quindi indicato la voce “che rappresenta – ha detto – la maggiore sofferenza della Regione. Una somma di 124 mln e 548 mila euro che siamo costretti ad accantonare pur avendola in portafoglio e destinata al fondo per i crediti di dubbia esigibilità, come quelli dei Comuni indicati prima. Altre voci, per il 15%, riguardano i mutui della Regione e degli Enti Locali, il trasferimento alle Province per 14 mln e 700 mila euro con un incremento del 34% rispetto allo scorso anno. 55 mln per il precariato, 91 mln per la sanità e le politiche sociali, 44 mln per lo sport ed il diritto allo studio, ed infine 17 mln, con un +11,7% per altre leggi regionali, con particolare riferimento – ha concluso Viscomi – all’agricoltura, cui abbiamo destinato 4mln e 963 mila euro e il turismo con 5 mln e 200 mila euro”.

 

 

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