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Consiglio regionale, polemiche all’inserimento dei nuovi punti nell’ordine del giorno

Consiglio regionale, polemiche all’inserimento dei nuovi punti nell’ordine del giorno

L’apertura dei lavori dell’odierno Consiglio regionale è stata caratterizzata dal botta e risposta tra la maggioranza di centrodestra e l’opposizione di centrosinistra sull’inserimento di alcuni punti aggiuntivi a quelli previsti all’ordine del giorno. Il dibattito è nato dopo la presentazione “fuori sacco” di una serie di mozioni, in gran parte provenienti dalla maggioranza, e di tre proposte di legge di iniziativa di consiglieri regionali di maggioranza.

Questo ha suscitato le critiche del capogruppo del Pd Domenico Bevacqua: “Già più volte nella conferenza dei capigruppo abbiamo cercato di affermare il principio per cui arrivare nei prossimi Consiglio regionali con ordini del giorno prestabiliti e urgenti e indifferibili. Invece – ha sostenuto Bevacqua – assistiamo al proliferare questi provvedimenti non urgenti e non indifferibili che ci costringeranno a uscire dall’aula. La maggioranza si assume tutta la responsabilità di questo andazzo: preghiamo il centrodestra di evitare questa situazione”. In replica a Bevacqua è intervenuto il presidente del Consiglio regionale Giovanni Arruzzolo, che ha invitato l’opposizione a “presentare anch’essa proposte di legge”, mentre il capogruppo della Lega, Tilde Minasi, ha sostenuto che “questi nuovi provvedimenti sono comunque legati al Covid, noi sappiamo bene quello che possiamo portare in aula”. A sua volta l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo (Fi) ha osservato: “Comprendo la posizione dell’opposizione ma non è nemmeno possibile tenere ferma l’attività legislativa ordinaria del Consiglio regionale per un anno. A Bevacqua ricordo quello che è successo nella penultima legislatura, quando noi, allora opposizione, non abbondavamo l’aula garantendo l’approvazione di atti importanti per i calabresi. Dobbiamo assicurare governabilità alla Regione”.

Sulla stessa falsariga di Gallo Giuseppe Graziano (Udc), che ha invitato la minoranza a “essere costruttiva o almeno più razionale, non è bello sentire dire il centrosinistra, anche in Conferenza dei capigruppo, di voler sempre abbandonare i lavori. Questo vuol dire mortificare anche il ruolo del Consiglio e dei consiglieri regionali”. Domenico Giannetta (Forza Italia), ha sostenuto: «Dovremmo smetterla di fare il gioco delle parti e dovremo interrogarsi sullo stato di disagio trasversale di quest’aula, è secondo me urgente impegnarci per varare un documento che impegni il presidente della Giunta di avviare un’interlocuzione con il governo per ripristinare la piena agibilità del Consiglio regionale perché non possiamo continuare con questo stato di incertezza”. Per Graziano Di Natale (Iric) «l’aula, democraticamente, deve riacquistare autonomia e autorevolezza perché non è giusto che ci sia una Regione che viaggia con una marcia in più, la Giunta, e un’altra ferma, il Consiglio. Bene l’invito di Giannetta ma dico che non serve chiedere al governo ciò che già abbiamo”. Infine, Francesco Pitaro (Misto): “Ho posto da tempo la necessità di dedicare una seduta al question time, ci sono almeno 20 mie interrogazioni ancora senza risposta, esempio sulle mancate indennità Covid agli operatori sanitari, e tanti altri temi di grande importanza, perché non ci occupiamo di questi temi?”. Infine, Baldo Esposito (Della Cdl), ha detto di “apprezzare che l’opposizione abbia posto importanti questioni ed è importante che il Consiglio regionale si riappropri del suo ruolo facendolo insieme con l’opposizione”. Dopo il dibattito, l’aula ha votato l’inserimento all’ordine del giorno delle nuove mozioni e delle nuove proposte di legge regionale.

 

 

 

 

 

 

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