Consiglio regionale, esposto di Pd e Gruppo Misto: “Reiterate violazioni in aula”

Al Consiglio regionale c’è “una situazione politico-istituzionale non più tollerabile”. Lo afferma il capogruppo del Pd alla Regione, Domenico Bevacqua, che rende noto di aver presentato, insieme ai colleghi del gruppo Pd e al capogruppo del Misto, Francesco Pitaro, un esposto “per le reiterate violazioni del Regolamento del Consiglio regionale” al presidente del Consiglio dei Ministri, ai ministri dell’Interno e per gli Affari regionali, ai prefetto di Catanzaro e Reggio Calabria, al presidente dell’Assemblea calabrese Tallini, alla Giunta per il regolamento del Consiglio regionale. Nell’esposto, preannunciato nel corso dei lavori dell’Assemblea di ieri, i consiglieri regionali del Pd Bevacqua, Guccione, Irto, Notarangelo e Tassone e Pitaro (Misto) sostengono che “il Consiglio regionale dovrebbe essere esempio di legalità, correttezza e lealtà e, tuttavia, si sta consumando la violazione reiterata delle norme che disciplinano il suo funzionamento. Tutto ciò determina anche la violazione dei diritti e delle prerogative e delle facoltà dei consiglieri regionali democraticamente eletti”.
Nell’esposto, il gruppo Pd e Pitaro del Misto rilevano che “la maggioranza consiliare ha ignorato i rilievi corretti e fondati dell’opposizione e senza nemmeno votare, con votazione nominale per come richiesto, è andata avanti, invertendo l’ordine del giorno, e proseguendo nella sua condotta manifestamente illegale con l’esame di una proposta di legge non esaminabile perché inserita in una convocazione tardiva e irricevibile”. Gruppo Pd e Pitaro ricordano di aver abbandonato l’aula “essendo venuti a mancare gli elementi minimi di praticabilità democratica”, sostenendo che “la maggioranza consiliare, disinteressandosi dei rilievi pertinenti e fondati, è andata avanti, violando, ancora una volta, le norme del Regolamento. Tale situazione non è più tollerabile”. Da qui la richiesta al presidente del Consiglio dei ministri di “accertare le gravi violazione avvenute nel corso della seduta del Consiglio regionale del 15 settembre 2020 ed adottare, conseguentemente, i dovuti e necessari atti e provvedimenti al fine di ripristinare la legalità all’interno del Consiglio regionale della Calabria”. Il gruppo Pd e Pitaro concludono: “Ci meraviglia chi, al pari del nostro gruppo recrimina trasparenza e legalità, è restato passivo in aula, consentendo la violazione di ogni principio democratico e regolamentare”.
redazione@giornaledicalabria.it