Confael sull’accordo tra ProCiv ed Emergency: “Calabria trattata come fosse il Mali”

L’accordo tra la Protezione Civile ed Emergency di Gino Strada, annunciato nella tarda serata di martedì, ha naturalmente dato la stura a valutazioni e commenti di diverso tenore. Per Domenico Marrella, segretario confederale del sindacato Confael (Confederazione Autonoma Europea dei lavoratori), l’accordo con Strada è “uno scandalo evidente. Penso che la Calabria abbia tali intelligenze nell’ambito sanitario che basterebbe confrontarsi con la Giunta regionale e che sia quest’ultima a indicare al governo le persone adatte. Con Emergency, con tutto il rispetto per l’opera meritoria nei paesi in via di sviluppo, la regione è stata trattata alla stregua di Paesi come il Mali”, ha affermato Marrella. “I calabresi -ha proseguito Marrella- devono farsi rappresentare dai calabresi anche nell’ambito della sanità segnatamente nel periodo pandemico che stiamo attraversando”. “Siamo noi a dover ringraziare Gino Strada, Emergency è un patrimonio del Paese in giro per il mondo. Con la sua rete sommata a quella della Protezione Civile non può far altro che rafforzare nei luoghi in cui siamo più sofferenti le strutture sanitarie, peraltro dove ora stiamo operando anche con ospedali da campo”, ha invece commentato il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, nel corso di una audizione in Commissione Affari Regionali. “L’accordo di permetterà alla Calabria di sfruttare secondo me nel modo migliore le qualità di Gino Strada e di Emergency. Io sono sicuro -ha detto ancora Boccia- che questo accordo possa dare un sostegno concreto alla Regione, del resto questa organizzazione è già attiva a Milano e con lo stesso modello potremmo intervenire per assistere le persone più in difficoltà in altre aree del Paese”.