Rimborsi gonfiati al Comune di Palizzi: arrestati il Sindaco e due consiglieri (Video)

Rimborsi gonfiati al Comune di Palizzi: arrestati il Sindaco e due consiglieri (Video)

Il sindaco di Palizzi, Arturo Walter Scerbo, due consiglieri comunali e altre due persone sono stati arrestati ieri dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria. Devono rispondere a vario titolo di abuso d’ufficio, peculato, concussione, corruzione e induzione indebita a dare e promettere utilità, falsità ideologica, tentata truffa ai danni dello stato. Gli indagati, secondo l’accusa, avrebbero emesso mandati di pagamento con fondi del Comune per rimborsi relativi a spese gonfiate a proprio favore e liquidato a terzi soldi per prestazioni mai eseguite o diverse da quelle per cui i fondi erano stanziati. Il danno procurato all’amministrazione è stimato in 340.000 euro. Altre 21 persone, fra cui consiglieri dimissionari e dipendenti comunali, risultano indagate. I due consiglieri comunali coinvolti nell’operazione condotta dai Carabinieri e denominata “Affare Comune”, con il sindaco, sono Antonino Proietto e un altro consigliere di maggioranza che i carabinieri stanno rintracciando per eseguire la misura. I tre amministratori sono destinatari di un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari. In carcere, invece, è finito Luigi Palumbo, di Brancaleone, titolare del bar-ricevitoria “Plaza” di Palizzi. L’operazione, denominata “Affare Comune”, avrebbe fatto emergere come l’allora vice sindaco, nonché dirigente Area Affari generali ed economico-finanziaria del Comune di Palizzi, Davide Plutino (il quale è indagato ma non destinatario di misura cautelare), sia riuscito ad appropriarsi indebitamente di oltre 98mila euro, quasi interamente destinati al gioco d’azzardo online, talvolta anche attraverso piattaforme di gioco illecite. Secondo l’accusa, Plutino avrebbe agito in concorso con numerosi altri indagati, tra cui in primis Luigi Palumbo, titolare del bar/ricevitoria “Plaza” di Palizzi. Plutino si dimise dalla carica di vice sindaco e consigliere all’indomani delle perquisizioni effettuate dai Carabinieri il 12 ottobre 2016 nella casa comunale e nelle abitazioni di alcuni indagati. Era stato lo stesso sindaco Scerbo, qualche giorno prima della perquisizione, a revocare Plutino dall’incarico di ragioniere del Comune, chiedendo contestualmente al revisore dei conti una verifica straordinaria della ragioneria comunale. Oltre 83 mila euro sarebbero stati invece i fondi europei, originariamente destinati a supporto del Progetto “Life Caretta”, col Comune di Palizzi capofila e attivato a seguito della costituzione del centro “Tartanet” a Brancaleone, sottratti. Soldi che il centro, attivo nel soccorso ed il recupero delle tartarughe marine ferite, non avrebbe mai ricevuto. L’ingente somma, secondo l’accusa, è stata quasi del tutto sottratta illecitamente, mentre una parte residuale è stata distratta per il pagamento di manifestazioni o eventi organizzati dal Comune, ma del tutto estranei al progetto, come il Palizzi International Film Festival, evento inserito annualmente nel cartellone delle manifestazioni culturali.

Rilevate anche irregolarità e illeciti

nella gestione dei fondi per migranti

Gravi illeciti nella gestione dell’emergenza migranti sarebbero emersi nell’indagine condotta dai Carabinieri che stamani hanno posto agli arresti domiciliari il sindaco di Palizzi, Arturo Walter Scerbo, e due consiglieri comunali. Dal marzo al dicembre 2016, il Comune di Palizzi aveva allestito presso l’Ostello della Gioventù della frazione montana di Pietrapennata. un centro di accoglienza migranti che ha ospitato complessivamente circa 100 extracomunitari di varie nazionalità, approdati in Italia nei porti di Pozzallo e Reggio Calabria. Ospite della trasmissione televisiva “Porta a Porta” in collegamento dalla Calabria, il sindaco Scerbo, il 5 maggio 2016, aveva elogiato l’operato della propria amministrazione, sensibile al tema dell’accoglienza, annunciando il progetto di avviare una serie di iniziative a favore degli immigrati per favorirne l’integrazione. E invece secondo le indagini dei Carabinieri, sfociata oggi nell’operazione “Affare Comune”, l’accoglienza sarebbe stato uno strumento per realizzare illeciti interessi personali. Il Comune, a fronte di un incarico formalizzato a favore di una cooperativa che in realtà non avrebbe mai svolto alcuna mansione, ha impiegato abusivamente nel centro d’accoglienza personale mai contrattualizzato e mai retribuito (solo il denaro per il carburante delle auto private del personale sono state contabilizzate e pagate, illecitamente) e ha richiesto alla Prefettura di Reggio Calabria per la gestione dell’emergenza migranti il rimborso spese per circa 105.000 euro, a fronte di prestazioni eseguite solo in parte. Secondo l’accusa, gli importi di numerose fatture prodotte a supporto dell’istanza sono stati gonfiati. Il numero di pasti da fatturare per gli immigrati, ad esempio, non veniva stabilito secondo le reali necessità, ma era deciso a tavolino in misura sovrabbondante e affidato, direttamente e arbitrariamente, al “Ristorante Pizzeria Panificio Proietto”, di cui è proprietario il consigliere di maggioranza Antonino Proietto, tra i destinatari degli arresti domiciliari.

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