Polizia municipale di Reggio: il Sul presenta un esposto

REGGIO CALABRIA. Il sindacato autonomo Sul ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria “per i noti avvenimenti – spiega una nota – nel settore della Polizia municipale e che riguardano l’atteggiamento dell’amministrazione Comunale di Reggio Calabria e della dirigenza del settore e di quella generale. Si chiede di appurare se vi siano estremi di reato negli atti compiuti, che il Sul ritiene illegittimi, come spesso pubblicamente denunciato. L’esposto – si precisa – è stato firmato dagli eletti nelle Rsu nella lista del Sul (Antonino Lopresto, Consolato Rieto, Loredana Azzarelli, Giovanni Mauro) e dal segretario Aldo Libri”. La denuncia, scrive il sindacato riguarda l’assenza di requisiti per la nomina dell’attuale dirigente-comandante; la pendenza penale che lo coinvolge e per la quale è stato assegnato proprio alla Polizia municipale il compito di svolgere indagini quale PG. “In questo processo – scrive il Sul – vi sono dipendenti della Polizia municipale chiamati ad indagare ed a testimoniare e, pertanto, la nomina appare in spregio all’orientamento espresso dalla Autorità Anticorruzione; la stessa Autorità Anticorruzione ritiene “inconferibile” l’incarico in moltissime situazioni analoghe. Il Sul – si legge ancora – ha dovuto investire la massima autorità investigativa del compito di accertare la correttezza degli atti perchè si è trovato di fronte un’ amministrazione che non ha voluto dialogare, comprendere le ragioni dei dipendenti vessati da un diluvio di contestazioni disciplinari insussistenti e da un clima pesantemente repressivo. la giunta comunale non ha ritenuto di dover intervenire per sanare una situazione che è stata più volte sottoposta alla loro attenzione e che, per il Sul, è notoriamente di palese illegittimità. Il Sul – è scritto – continuerà a fornire ogni tutela ai dipendenti comunali che sono stati fatti oggetto di contestazioni disciplinari ed ha deciso di continuare a produrre atti, in sede legale, a tutela dei diritti dei lavoratori, che riteniamo ingiustamente violati”.