Comunali di Catanzaro, Talerico medita un “ticket” con Fiorita

Si fanno sempre più complessi i “giochi” relativi alle candidature a sindaco di Catanzaro in vista delle ormai prossime amministrative. E i colpi di scena sono ormai all’ordine del giorno viste le difficoltà che centrodestra e centrosinistra hanno evidenziato nel percorso di ricerca del candidato ideale per le due coalizioni. Ad oggi ci sono due punti fermi, due incognite e una coalizione, il centrodestra, che sembra essersi dissolta strada facendo a causa di veti incrociati, rivalità sotto traccia e rancori antichi riemergenti. Il primo punto fermo è rappresentato da Valerio Donato, avvocato e docente universitario, che si è presentato alla città come candidato a sindaco; era iscritto al Pd ma, sin dall’inizio, ha specificato che la sua candidatura doveva essere considerata “civica”, di servizio alla città, disponibile a raccogliere idee e apporti da parte di tutti ma “senza compromessi” con nessuno. Su di lui sono già confluiti l’Udc, vari esponenti di centrodestra, parte della diaspora socialista, una parte di piddini delusi; l’altro punto fermo è rappresentato da Nicola Fiorita, leader del Movimento “Cambiavento”, già candidato a sindaco nelle passate elezioni comunali, anche lui docente universitario. Con Fiorita, oltre al suo movimento, varie associazioni cittadine, il Movimento Cinquestelle, il movimento DeMa di De Magistris e, buon ultimo, il Pd che ha deciso di convergere su di lui al termine di una macchinosa elaborazione interna. Quest’ultima decisione ha spinto Donato a “stracciare” la tessera del Pd che aveva da sempre in tasca. Le due incognite sono rappresentate da: Aldo Casalinuovo, avvocato, esponente di centrosinistra, che sta valutando se rinunciare alla candidatura e appoggiare Fiorita; Antonello Talerico, presidente dell’Ordine distrettuale degli avvocati e primo dei non eletti nella lista di Forza Italia nelle recenti elezioni regionali. Quest’ultimo era stato proposto da Tallini al Tavolo del centrodestra come possibile candidato a sindaco, ma il coordinatore regionale di Forza Italia, Mangialavori, ha opposto il suo “niet”. Ora Talerico deciderà se confermare la sua candidatura autonoma oppure rinunciare. E sta meditando, in quest’ultimo caso, un vero e proprio colpo di scena: appoggiare la candidatura di Fiorita concordando con il candidato del Pd un “ticket” per dopo l’eventuale vittoria delle elezioni. A qualcuno potrebbe sembrare fantapolitica ma per molti, soprattutto di questi tempi, “questa è la politica, bellezza”!
G. S.