Comunali di Catanzaro, è già guerra aperta

Il docente universitario Valerio Donato ha presentato ieri la propria candidatura a sindaco di Catanzaro. Donato ha risposto alle domande dell’analista politica Martina Carone, docente di Analisi dei media all’Università di Padova e manager Quorum/YouTrend. Un’intervista a tutto campo nel corso della quale il docente, fino a pochi giorni fa iscritto al Pd, ha illustrato le “ragioni profonde” della sua candidatura ed i “progetti concreti e le idee sullo sviluppo” del capoluogo. “Quella che rappresento – ha affermato il docente di Diritto privato all’Università Magna Grecia – è una proposta che si è aperta alle adesioni di tutte le forze politiche e di tutti gli orientamenti. Oggi è possibile registrare un’adesione forte da parte di una componente di sinistra, di centro e anche un grande interesse di alcuni partiti del centrodestra, nella componente più moderata”. “Con tutti, senza compromessi” é lo slogan scelto da Donato per dimostrare il suo intendimento di rivolgersi “a tutte le forze sane della città. “Non potranno fare parte della mia coalizione civica i principali protagonisti politici della stagione amministrativa che sta per volgere al termine”, ha detto inoltre Donato, facendo riferimento, in particolare, in questo senso, al sindaco uscente, Sergio Abramo, e dell’ex presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini. Sempre ieri, a Donato hanno risposto duramente sia Tallini, dal fronte del centrodestra, che Boccia e Fiorita dal fronte del centrosinistra. “Donato anche in politica vorrebbe dare lui i voti, come all’Università”, ha chiosato Tallini; Boccia e Fiorita, dal canto loro, hanno rimproverato a Donato di avere, con la sua candidatura, rotto in qualche misura il fronte del centrosinistra.
Boccia: “Fiorita e Casalinuovo per voltare pagina”
“La nostra alleanza è a fianco della Catanzaro che vuol voltare pagina perché questa città è stata vessata, piegata e sacrificata negli anni pessimi di amministrazione Abramo. Nicola Fiorita e Aldo Casalinuovo rappresentano il simbolo di una comunità larga ma anche l’immagine più bella del movimentismo, della partecipazione, della rottura con il passato e del riformismo, della serietà di chi si assume la responsabilità di entrare nelle amministrazioni pubbliche e di cambiare nel nome delle istituzioni”. Lo ha detto Francesco Boccia, responsabile nazionale enti locali del Pd a Catanzaro in occasione della presentazione del sostegno di Aldo Casalinuovo, dopo l’annuncio del ritiro della sua candidatura a sindaco della città, al candidato della coalizione di centrosinistra Nicola Fiorita. All’incontro con i giornalisti oltre a Boccia, Fiorita e Casalinuovo, hanno partecipato il segretario provinciale dem Domenico Giampà e quello regionale Nicola Irto. “Il Pd metterà in campo tutti -ha aggiunto Boccia- e sarà una campagna elettorale bella, intensa e, sono sicuro, a giugno festeggeremo una nuova epoca per Catanzaro”. Il responsabile dem enti locali ha usato parole dure per la scelta di Valerio Donato, candidato civico che ha preso le distanze dal Pd, partito di cui Donato ha fatto parte, e che ha raccolto consensi anche nel centrodestra “Sono umanamente deluso -ha sostenuto Boccia- dal prof. Valerio Donato, ma questo capita nella vita politica e nella comunità. Avrei mantenuto questa delusione ma rispettato la sua scelta se fosse stata davvero civica. Mi pare però che sia una scelta che va a destra e questo mi lascia molto molto amareggiato perché questa destra di Catanzaro è tra le peggiori d’Italia”. “L’unità si può fare e qui, oggi, ne abbiamo la dimostrazione concreta. Quella che prende forma a Catanzaro con Nicola Fiorita e Aldo Casalinuovo è una coalizione riformista nella quale il Pd è il perno, l’asse portante”, ha detto il segretario regionale del Pd Nicola Irto. “Questa è una coalizione riformista di cui il Pd è il perno. Ad Aldo Casalinuovo chiederemo un impegno e l’apporto necessario per dare vita ad una rigenerazione del Partito democratico a Catanzaro”, ha aggiunto.
Tallini replica a Donato e attacca anche Mangialavori
“Il professore Donato non resiste alla tentazione di “dare i voti” e di “bocciare” chi non gli è gradito. Solo che la politica non è un’aula di giurisprudenza dove il docente può dividere tra buoni e cattivi senza appello”. Lo afferma, in una nota, Domenico Tallini, coordinatore provinciale di Forza Italia, che replica al candidato sindaco di Catanzaro. “Apprendo -scrive Tallini- di essere stato “bocciato” dal professore prestato alla politica perché additato di essere, assieme al sindaco Abramo, il responsabile del presunto “disastro” della Città. Donato ha pensato evidentemente di guadagnarsi i favori dell’opinione pubblica, presentandosi come il “nuovo che avanza”, ma man mano che passano i giorni si disvela il suo disegno perverso, in buona parte riuscito, quello di mettere assieme il peggio dell’Amministrazione Olivo e il peggio del centrodestra che è stato accanto ad Abramo negli ultimi anni. Con l’unico obiettivo -continua- di arrivare al potere, a qualsiasi costo, altro che senza compromessi. La sua dichiarazione di amicizia e stima mi lascia indifferente. Lui conosce nei dettagli la vicenda giudiziaria che mi ha ingiustamente colpito e ciò lo avrebbe dovuto indurre ad un maggiore rispetto umano e politico. Il suo dna stalinista -accusa Tallini- evidentemente ha preso il sopravvento. Il professore abituato a bacchettare i suoi allievi ha però fatto male, malissimo i suoi conti, perché non si è accorto di avere “bocciato”, assieme a Tallini e Abramo, tutta la storia del centrodestra catanzarese, una storia che potrà non piacere a lui, ma che noi rivendichiamo con orgoglio. E’ la storia del buon governo di Sergio Abramo, di Michele Traversa, di Wanda Ferro. E’ la storia di realizzazioni come il Parco della Biodiversità, del Teatro Politeama, dell’Arena Magna Graecia, del Marca, del San Giovanni. E’ la storia culturale della città, con protagonisti come Aldo Costa e Ivan Cardamone e della stessa Wanda Ferro, la storia dei grandi eventi e delle grandi mostre che hanno fatto parlare di Catanzaro in tutta Italia”. Tallini ricorda a Donato “che anche la realizzazione del campus a Germaneto, dove lui ha la fortuna di insegnare, è stata favorita da questo centrodestra che lui tanto disprezza. Auguro al professore Donato di dimostrare, da consigliere di opposizione o eventualmente da sindaco, di essere distante come lo sono stato io da interessi economici e potentati. Oggi registro solo che la sua è una candidatura etero-diretta da Vibo Valentia e dagli esponenti politici di quella città. Quale peggiore atto di sottomissione della Città? Donato -continua- pensa di ottenere dalla parte malata del centrodestra calabrese quello che il suo partito, quello di cui aveva la tessera in tasca solo due giorni fa, gli ha negato”.