Coldiretti: le lenticchie protagoniste del cenone di fine anno

Coldiretti: le lenticchie protagoniste del cenone di fine anno

Nel menu del cenone di San Silvestro, in oltre otto tavole su dieci (l’85%) sono previste quest’anno le lenticchie chiamate a portare fortuna mentre il tradizionale chicco d’uva è servito nel 56% dei casi. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti-Ixè. E “particolarmente ricercate” – sottolinea l’organizzazione degli agricoltori – sono le lenticchie di Castelluccio di Norcia Igp ma anche quelle inserite nell’elenco delle specialità tradizionali nazionali come quelle di S. Stefano di Sessanio (Abruzzo), di Valle Agricola (Campania), di Onano, Rascino e Ventotene (Lazio), molisane (Molise), di Villalba e Ustica (Sicilia) o umbre quali ad esempio quelle di Colfiorito. In Umbria -ricorda Coldiretti in una nota- nel 2023 si è avuta una produzione di lenticchia pari a 14.000 quintali per 2.150 ettari di superficie. “Un’annata la scorsa -spiega Gianni Coccia, vicepresidente della cooperativa della lenticchia di Castelluccio di Norcia- ricca di piogge nel periodo primaverile, che ci ha permesso di raccogliere un prodotto di qualità, con una produzione in linea con la media (intorno ai 3.500-4.000 quintali). Un’eccellenza la nostra, coltivata in maniera del tutto naturale a quota 1.400 metri e ricca di proprietà benefiche, anche per questo sempre più apprezzata dai consumatori. Proprio a loro rinnoviamo l’invito a sostenere il nostro territorio, le nostre eccellenze e le imprese agricole, penalizzate negli ultimi anni, prima dal terremoto e poi dalla pandemia e dagli aumenti dei costi di produzione”.

 

 

 

 

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