La Cisl Calabria: serve un patto sul lavoro per riuscire ad aprire una nuova stagione
CATANZARO. Si è riunito a Lamezia Terme il comitato esecutivo della Cisl Calabria. Il segretario generale Paolo Tramonti nella relazione introduttiva ha affrontato tutte le principali questioni politico-sindacali del momento. La Cisl calabrese condivide le proposte di modifica della Cisl confederale sulla legge di stabilità mirate a cambiare le pensioni, dare lavoro ai giovani, difendere l’occupazione, garantire una sanità efficiente, rinnovare i contratti. Una legge di bilancio che voglia avere il carattere dell’equità e dello sviluppo deve tenere conto necessariamente di tali richieste. “A sostegno di queste rivendicazioni – sottolinea il segretario – la Cisl calabrese è impegnata in questi giorni con varie iniziative di mobilitazione sui territori. In particolare sui provvedimenti riguardanti la nostra regione, forestazione e lsu/lpu, è fondamentale che la nostra delegazione parlamentare eserciti una forte azione di vigilanza per sostenere quanto già previsto nell’impianto legislativo predisposto dal Governo. Sul fronte regionale per la Cisl è urgente riprendere la fase di confronto avviata con il Governo Regionale sui temi del lavoro, dello sviluppo e del sociale. Per la Cisl occorre mettere in campo una decisa accelerazione sugli interventi previsti nel Por e nel Patto per la Calabria. A questo proposito va convocato al più presto il tavolo del partenariato economico e sociale, così come già richiesto nei giorni scorsi. Sulla sanità per la Cisl è arrivato il momento di arrivare ai fatti concreti. Al di là delle polemiche di questi giorni (a cui la Cisl non è interessata) la cronaca dimostra che se non si interverrà immediatamente l’unico obiettivo possibile è quello della sopravvivenza”. “L’attuale situazione della sanità in Calabria – rileva Tramonti – è anche il risultato della totale assenza di dialogo fra i vari livelli istituzionali, nazionale e regionale, politico e commissariale. Livelli finora incapaci di individuare un percorso condiviso, da seguire per riportare il sistema sanitario calabrese in una condizione di normalità. Chiudere al più presto la fase di commissariamento è un atto dovuto ma questo non può significare il ritorno all’invadenza della politica come purtroppo è avvenuto in questi anni con gli esiti che tutti conosciamo. Sul sociale la Cisl chiede il rafforzamento dei recenti provvedimenti del Governo nazionale sull’inclusione in modo da raggiungere fasce più ampie di popolazione che nella nostra Regione vivono un crescente disagio. Inoltre viene chiesta la piena attuazione della legge regionale 23 che trasferisce le competenze in materia di politiche sociali ai Comuni. Sul lavoro la Cisl, nel sollecitare il pagamento delle spettanze a favore dei lavoratori in mobilità in servizio nei Comuni calabresi mediante l’attuazione di tirocini formativi e politiche attive, continua a rivendicare il varo di un piano straordinario strettamente legato alle prospettive di rilancio economico e produttivo utilizzando risorse comunitarie, nazionali e regionali”. “Per sostenere tali rivendicazioni – conclude Tramonti – la Cisl ha programmato per il prossimo venerdì 10 novembre a Pizzo una manifestazione alla quale hanno assicurato la loro presenza il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio e il Presidente dell’Anci Calabria Gianluca Callipo. Per la Cisl non è il momento di spaccature e lacerazioni nella società calabrese. Una nuova stagione è possibile solo attraverso un patto sui temi del lavoro, della crescita, del sociale, della legalità coinvolgendo tutti i soggetti politici, istituzionali, imprenditoriali, sociali della nostra regione”.