Catanzaro/ Reclutamento di nuovi dirigenti del Comune, Donato: “Procedura inopportuna”
CATANZARO/ L’amministrazione comunale di Catanzaro guidata dal Sindaco Abramo è in procinto di assumere nuovi dirigenti a distanza di circa un anno dai concorsi banditi nel mese di febbraio 2021.
La procedura di reclutamento delle figure dirigenziali, come si evince dalla lettura delle Determine, pubblicate sull’Albo Pretorio, ha subito una vigorosa accelerata proprio in questi giorni, dopo mesi di inerzia amministrativa.
Tali modalità potrebbero far sorgere il pericolo di ingenerare nell’opinione pubblica il sospetto che si intenda porre una pesante ipoteca sul futuro della città, ostacolando l’istituzione di un indispensabile rapporto fiduciario tra la comunità, la politica e i responsabili apicali dell’Amministrazione comunale.
Il quadro normativo sul tema, gli indirizzi sulle strategie e sulle procedure di reclutamento, mirano a consentire di individuare le figure professionali effettivamente utili alle amministrazioni. Le linee guida ministeriali indirizzano gli Enti locali invitandoli a favorire pratiche e metodologie finalizzate a raggiungere l’obiettivo, dei concorsi pubblici, di reclutare i candidati migliori in relazione alle esigenze delle amministrazioni.
Le Amministrazioni locali, muovendosi nell’ambito dei principi e delle disposizioni, anche di rango costituzionale, dettate dal quadro normativo vigente, devono ispirarsi a regole di legalità, trasparenza, imparzialità, efficienza e buon andamento, che presidiano l’accesso per concorso all’impiego nelle pubbliche amministrazioni.
In tale contesto, la procedura, seppure legittima, appare palesemente intempestiva e soprattutto inopportuna. In un’ottica di buone pratiche e di un auspicabile rinnovato senso delle Istituzioni, chiediamo al Sindaco Abramo di voler prendere atto che sarebbe sconveniente e inappropriato concludere affrettatamente le procedure concorsuali per figure apicali di strategica importanza (quali dirigenti dell’area tecnica e dell’area contabile) a beneficio di una auspicata azione virtuosa e (politicamente) libera di, ben inteso, qualunque Governo, scelto all’esito delle imminenti procedure elettorali.