Arrestato a Catanzaro un medico no vax, avrebbe prescritto “cure alternative” ad un paziente affetto da gravi patologie e poi deceduto

CATANZARO/ Avrebbe causato la morte di una persona con gravissime patologie pregresse, poi deceduta per un infarto del miocardio, e l’avrebbe sottoposta a pratiche non riconosciute dalla scienza medica, procrastinandone il ricovero ospedaliero ed impedendo l’attivazione di idonee terapie salvavita. Con l’accusa di omicidio colposo, la Polizia di Stato di Catanzaro ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari dal Gip del Tribunale del capoluogo calabrese su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un medico ginecologo, già destinatario di un provvedimento non definitivo di radiazione da parte dell’Ordine dei Medici di Teramo.
L’indagine dei poliziotti della Digos ha preso avvio dall’attività intercettiva svolta sull’utenza del medico, nell’ambito di un altro procedimento instaurato a suo carico presso la Procura di Catanzaro. L’ipotesi è che il ginecologo non abbia effettuato una corretta diagnosi e non abbia apprestato il necessario trattamento terapeutico su una persona affetta da cardiopatia con acuzie di infarto, ipertensione, ipercolerestolemia, diabete, problemi di prostata. Le esigenze cautelari alla base del provvedimento coercitivo sono state desunte dal Gip dalla non occasionalità della condotta del medico, che avrebbe sollecitato cure alternative alla medicina ufficiale, prive di validità scientifica, anche in relazione ad una paziente affetta da Covid-19, applicando metodi antiscientifici diffusi sul suo profilo Facebook, con ampio seguito.

Il medico arrestato si chiama Roberto Petrella ed ha 75 anni. La vittima è un uomo che il professionista avrebbe curato in qualità di medico di fiducia. Sul suo profilo Facebook sostiene l’efficacia di terapie basate sull’impiego di funghi curativi.