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Chiusura alla grande per il “Festival d’autunno” a Catanzaro, a Irene Grandi il premio “Il Cavatore” realizzato da Michele Affidato

Chiusura alla grande per il “Festival d’autunno” a Catanzaro, a Irene Grandi il premio “Il Cavatore” realizzato da Michele Affidato

CATANZARO / Una grande festa in musica, un’esplosione di energia, grinta e sound al femminile che ha contagiato ed entusiasmato il pubblico presente alla straordinaria giornata conclusiva della XXI edizione di Festival d’autunno. La domenica è cominciata nel Complesso monumentale San Giovanni al mattino, con l’inedita proposta dell’aperitivo-concerto. Accompagnato dalla voce graffiante di Januaria Carito, il pubblico ha potuto brindare insieme all’ideatrice e direttrice artistica del Festival, Antonietta Santacroce, alla chiusura dell’edizione 2024, godendo di uno scenario mozzafiato, quello offerto dalla terrazza e dal chiostro del San Giovanni, oltre che della buona musica. Vincitrice dell’ultima edizione del talent targato Festival d’autunno, “Next Music Generation”, Januaria ha coinvolto con la sua consueta verve confermando ancora una volta e qualora ce ne fosse bisogno, uno spiccato talento che le permette di attraversare i generi, nelle versioni riarrangiate di brani famosi, ma anche in sue stesse canzoni, andando dritta al bersaglio. Brava, davvero. In serata, poi, la scena è stata tutta per Irene Grandi, che di fatto ha aperto a Catanzaro il suo nuovo tour “Fiera di me”, un omaggio ai suoi trent’anni di carriera. Sin dall’ingresso nel Teatro Politeama, si percepiva un’energia palpabile tra il pubblico, composto da fan di lunga data e nuovi ascoltatori, tutti uniti dalla voglia di festeggiare i trent’anni di carriera dell’artista: Irene ha aperto la serata con “Prima di partire”, e da quel momento in poi, il pubblico è stato catturato dalla sua voce potente e dalle sue interpretazioni emozionanti. Le luci soffuse, l’illuminazione scenica hanno creato un ambiente intimo e accogliente, contribuendo a rendere ancora più magica una serata meravigliosa. Ogni brano eseguito da Irene è stato accolto da applausi entusiasti e cori di sostegno, mentre il pubblico si lasciava trasportare dalle emozioni suscitate dalle sue canzoni. La scaletta è stata un viaggio attraverso i suoi successi, un mix perfetto di nostalgia e freschezza, che ha fatto vibrare ogni cuore presente. Il direttore del Festival Antonietta Santacroce, a fine serata, ha voluto celebrare e premiare per i 30 anni di carriera una delle voci più potenti e iconiche della musica italiana consegnandole il premio ideato per il Festival d’autunno dal maestro orafo Michele Affidato, raffigurante il “Cavatore” simbolo di Catanzaro: «È uno scavatore di emozioni», lo ha descritto Grandi. «Il mix di pop, rock, blues e jazz di Irene Grandi chiude perfettamente le “Connessioni” protagoniste del cartellone della XXI edizione di Festival d’autunno -ha affermato il direttore Santacroce- Artista poliedrica, Irene Grandi ha scelto Catanzaro per il suo nuovo tour che ripercorre la sua carriera attraverso diversi generi musicali, canzoni di successo, collaborazioni, ricerca musicale e un’energia unica. Non poteva esserci modo migliore per chiudere questa edizione. Un grintoso “arrivederci” al prossimo anno», ha concluso Antonietta Santacroce.

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