Catanzaro, Fiorita: “Bene i 322 milioni per il nuovo ospedale”

“Bene, anzi benissimo i 322 milioni di euro per realizzare il nuovo ospedale di Catanzaro, ma si evitino guerre o bracci di ferro per la localizzazione come sta accadendo a Cosenza. Al presidente Occhiuto e al presidente del Consiglio regionale Mancuso dico solo che questa importante occasione non deve essere sprecata e pertanto solo dalla concertazione possono venire soluzioni nell’interesse della città e dei cittadini”. Lo afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita. “Ogni valutazione urbanistica – aggiunge Fiorita – spetta al Comune e sono certo che la Regione e l’Ufficio del Commissario, che coincidono con la stessa persona del presidente Occhiuto, intavoleranno con noi una discussione seria e approfondita. Una somma così rilevante va utilizzata al meglio e noi, intanto, diciamo che ogni ipotesi progettuale dovrà tenere conto del futuro dell’ospedale Pugliese, che certamente non potrà essere smantellato. Le ipotesi in campo sono tante e andranno discusse con il massimo dell’attenzione e con l’ausilio di pareri tecnici assolutamente affidabili. Faccio un esempio: se si dovesse decidere la localizzazione dei nuovi spazi a Germaneto, parallelamente dovrà essere decisa la destinazione futura del Pugliese che, per quanto ci riguarda, dovrà sempre avere una funzione sanitaria di livello, tipo Casa della Salute”. “Oppure si opterà – sostiene ancora il sindaco di Catanzaro – per ottimizzare anche gli spazi del Pugliese, dotandolo anche di parcheggi e pista per l’elisoccorso, oltre che ampliare quelli del Mater Domini. Insomma, si tratterà di sviluppare un grande lavoro e il Comune si farà trovare pronto. Conto, già subito dopo la pausa estiva, di avviare da un lato l’interlocuzione con il presidente Occhiuto e dall’altro aprire una discussione in Consiglio comunale. Ripeto: se eviteremo gli scontri che si stanno verificando a Cosenza sulla localizzazione, potremo procedere con rapidità e certezza lungo la strada della costruzione della grande Azienda universitario-ospedaliera del Capoluogo”.