Cardiochirurgia, intesa S. Anna Hospital-Policlinico San Donato

CATANZARO. E’ ai nastri di partenza, a Catanzaro, un nuovo percorso diagnostico e terapeutico dedicato a neonati, bambini, giovani e giovani adulti già operati in età pediatrica, affetti da severe patologie congenite cardiache. Malattie potenzialmente molto pericolose e che grazie al nuovo ambulatorio sarà possibile prevenire, riconoscere e trattare tempestivamente, oltre che tenere sotto controllo dopo un eventuale intervento chirurgico. L’attività prenderà il via il prossimo 17 aprile al S.Anna Hospital “ed è il risultato – spiega un comunicato – della collaborazione clinico/scientifica che il Centro calabrese di Alta Specialità del Cuore ha avviato con un’altra eccellenza italiana: il Policlinico San Donato di San Donato Milanese. Protagonisti di questa nuova esperienza – prosegue il comunicato stampa – saranno due figure di primo piano all’interno dell’equipe del San Donato e ben note negli ambienti medico scientifici italiani e internazionali: il cardiologo pediatra Massimo Chessa e il cardiochirurgo pediatra Alessandro Giamberti, i quali a Catanzaro si interfacceranno con il vice direttore dell’Unità di Cardiochirurgia del Sant’Anna, Carmelo Dominici”. Commentando l’intesa, Dominici ha affermato che “la cardiologia e la chirurgia cardiaca hanno certamente compiuto passi da gigante nel prolungare le aspettative di vita della popolazione più anziana ma è nostro dovere garantire una vita qualitativamente ottimale anche ai neonati, ai bambini e ai giovani affetti da patologie cardiache congenite. Operare un paziente di sessanta o settant’anni – prosegue Dominici – vuol dire offrire la possibilità di una buona qualità di vita per almeno altri quindici o vent’anni. Operare un bambino vuol dire offrirgli una vita qualitativamente normale per almeno sessanta o settant’anni. Spesso queste patologie congenite vengono riconosciute tardivamente, necessitando di specifiche professionalità che non tutte le realtà regionali italiane possono offrire. Con questo nuovo servizio, rivolto all’intera utenza calabrese – ha concluso Dominici – Il S.Anna vuole dare dunque una risposta concreta a tutti quei giovani che spesso devono fare i cosiddetti viaggi della speranza per essere trattati già in fase di diagnosi, aggravando i disagi e le preoccupazioni delle loro famiglie. Per il nostro ospedale, evidentemente, l’intesa rappresenta di sicuro un valore aggiunto e un’occasione di confronto e arricchimento. La diagnostica e la cura delle patologie cardiache acquisite è il nostro punto di forza; consideriamo un’opportunità poterci aprire al campo altrettanto importante delle patologie congenite”.