Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Cara di Isola, Scordio e Sacco restano in carcere

Cara di Isola, Scordio e Sacco restano in carcere

CROTONE. Arresto confermato nei confronti di Edoardo Scordio e Leonardo Sacco, rispettivamente ex parroco di Isola Capo Rizzuto ed ex governatore della Misericordia locale, in carcere da lunedì scorso nell’ambito dell’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, che ha fatto luce sulle ingerenze della cosca Arena nel centro d’accoglienza per migranti di Isola Capo Rizzuto. Per i due è necessaria “l’applicazione della massima misura restrittiva” per “interrompere la spregiudicata attuazione del piano”, scrive il Gip di Crotone Abigail Mellace nell’ordinanza con la quale ha disposto la custodia cautelare in carcere per i due indagati, respingendo dunque la richiesta dei difensori di Scordio di concedere quantomeno gli arresti domiciliari al parroco in considerazione dell’età avanzata. Il Gip Mellace, inoltre, ha pure convalidato il fermo emesso dalla Procura distrettuale nei confronti di Sacco e Scordio. Secondo il giudice i due “avevano trasformato la Misericordia ed il Cara in centri di potere mafioso sotto gli occhi distratti delle istituzioni”. Non solo: l’ex parroco Scordio viene considerato “un esponente di rilievo della stessa associazione mafiosa”. Le condotte del sacerdote e del governatore sono definite dal Gip “gravissime anche perché proseguite con lucida volontà per anni senza mai conoscere un momento di pausa, di ripensamento, di pentimento, di umana pietà nei confronti di quei milioni di sfortunati ai quali hanno sottratto con incredibile sfrontatezza quelle minime risorse date dallo Stato italiano per restituire loro la dignità di esseri umani”. A proposito dei 132 mila euro incassati dalla Misericordia, il gip scrive che il parroco nel corso dell’interrogatorio, pur spiegando di aver usato i soldi per opere di bene (fra cui il centro sportivo ed una struttura per la formazione dei volontari) “non è riuscito ad indicare se e in che misura effettivamente siano stati utilizzati nei progetti”. Sono stati quindi gli accertamenti contabili, secondo il Gip, ad inchiodare Sacco che nel corso dell’interrogatorio “non è riuscito a dare giustificazioni”.

desk desk