Calenda ha deciso: sale sul “carro” del Pd. Tajani e Meloni: “Azione quinta colonna della sinistra”

Calenda ha deciso: sale sul “carro” del Pd. Tajani e Meloni: “Azione quinta colonna della sinistra”

Intesa tra Pd e Azione-+Europa in vista delle elezioni del 25 settembre. La totalità dei candidati nei collegi uninominali della coalizione verrà suddivisa tra Democratici e Progressisti e Azione/+Europa nella misura del 70% (Partito Democratico) e 30% (+Europa/Azione), scomputando dal totale dei collegi quelli che verranno attribuiti alle altre liste dell’alleanza elettorale. Lo si legge nel testo dell’accordo sottoscritto ieri. “Abbiamo siglato una intesa, che riteniamo molto importante, un patto elettorale, all’interno di un accordo più largo con altre componenti a nostro avviso fondamentali per essere vincenti nei confronti della destra”, ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, in conferenza stampa alla Camera. Renzi?  “Non abbiamo mai chiuso le porte, non ci sono veti, le porte sono aperte. Per quanto mi riguarda il dialogo è aperto”, ha affermato il segretario del Pd. “Finalmente è finita la telenovela Letta-Calenda. In bocca al lupo alla nuova ammucchiata”. E’ il commento a caldo del leader M5s, Giuseppe Conte che poi ha aggiunto: “In bocca al lupo alla nuova ammucchiata che va dalla Gelmini dei tagli alla scuola al Pd, passando per Calenda, che non ha mai messo ll naso fuori da una Ztl”. “L’alleanza Pd-Azione fa chiarezza sulle forze in campo alle prossime elezioni. A misurarsi con il centrodestra e FdI ci sarà la solita sinistra. Il Pd, la sinistra estrema e Azione, la costola del Pd presieduta dall’europarlamentare eletto nel Pd, Carlo Calenda. Finisce la storiella di Azione partito moderato, alternativo alla sinistra tutta tasse, assistenzialismo e nemica del ceto produttivo”, ha dichiarato la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Azione getta la maschera. È la quinta colonna del Partito democratico e della sinistra. Altro che progetto per creare un nuovo centro, altro che governo Draghi, semplicemente al servizio di chi vuole la patrimoniale per qualche posto in più”, ha scritto dal canto suo Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia.

Giuseppe Soluri