Calcio, pirotecnico 3 a 3 nel derby Crotone-Cosenza, ma serve a poco in chiave salvezza. Contestazione del pubblico di casa

di Manuel Soluri (RTC Sport)
CROTONE/ Finisce 3 a 3 un derby pirotecnico tra Crotone e Cosenza ma il punto serve a poco a entrambe nella corsa per la salvezza. Il Crotone non parfte male ma è timido in attacco. Il Cosenza è sornione e la sblocca alla mezz’ora. Gran gol di Laura in slalom. L’attaccante dribbla tutti, compreso il portiere Saro, resiste a una carica e appoggia comodamente in rete, 1 a 0. Raddoppio facile di Rigione al 47′ su dormita della difesa di casa sugli sviluppi di uno spiovente da destra. Doccia gelida per il Crotone prima dell’intervallo. Nello spogliatoio Modesto si fa sentire e infatti nel secondo tempo arriva immediatamente la reazione rabbiosa del Crotone, anche se il Cosenza sciupa la chance di chiudere l’incontro con il destro di Caso murato da Saro. A questo punto cresce il Crotone che prima accorcia le distanze (52″) e poi pareggia su rigore (56), in entrambi i casi con Maric. La squadra rossoblu’ jonica crede nella vittoria e spinge forte sostenuta generosamente dal pubblico caloroso della Curva Sud. Ma nel momento migliore il cinico e spietato Cosenza colpisce al 63′ con un contropiede letale orchestrato dall’incontenibile Laura e finalizzato da Liotti dopo la corte respinta di Saro, 2-3. Colpevole la marcatura larga e attendista di Nedelcearu su Caso. È il 3 a 2. E’ una mazzata per il Crotone che moralmente è a terra, la rete subita è l’emblema di una stagione allucinante, in cui appena i rossoblu’ sbagliano qualcosa vengono regolarmente e immediatamente castigati. Nel finale occasionissima per Samuel Mulattieri di testa a colpo sicuro su spiovente da sinistra, prodezza di Vigorito che evita la rete. Ma nel recupero (92′) ancora uno scatenato Maric, tripletta personale, realizza sotto misura il pirotecnico 3 a 3 con un bel sinistro all’incrocio. Il punto serve a poco al Crotone mentre il Cosenza può ancora sperare nella salvezza diretta. Finisce tra le contestazioni del pubblico locale a calciatori, tecnico e dirigenza e lancio di fumogeni in campo.