Cadavere carbonizzato a San Giovanni di Gerace, non si esclude l’ipotesi di un suicidio
Non si esclude l’ipotesi del suicidio in relazione al ritrovamento, avvenuto mercoledì 13 novembre da parte dei carabinieri della stazione di Gioiosa Jonica, a San Giovanni di Gerace, in località Scialata, del corpo carbonizzato di un uomo all’interno di un’utilitaria completamente distrutta dalla fiamme. All’interno del veicolo, adagiato sul sedile anteriore, lato guida, sono stati rinvenuti i resti del cadavere. Il sopralluogo è stato eseguito della Sezione Rilievi Scientifici del Reparto Operativo di Reggio Calabria assieme al medico legale e ai Carabinieri della Sezione Operativa di Roccella Jonica coordinanti dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Locri di turno. Dai primi accertamenti il cadavere potrebbe appartenere al proprietario del veicolo.
Serviranno altri accertamenti tecnici, scientifici e investigativi e, soprattutto, l’esame del Dna per stabilire l’esatta identità del cadavere completamente carbonizzato. Il rinvenimento si è verificato a seguito di una segnalazione giunta al 112. Per come riferito dagli investigatori, non ci sono ancora certezze neppure sulle cause del decesso della persona trovata carbonizzata all’interno del veicolo. Tra le ipotesi più probabili, quindi, l’omicidio o il suicidio. Nell’area della Vallata del Torbido è stata segnalata, con una denuncia ai carabinieri da parte dei familiari, la scomparsa, da lunedì pomeriggio, di un cinquantenne incensurato di Marina di Gioiosa Jonica.
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