Bruciati in Borsa 12 miliardi e Spread ai massimi dal 2013

Un’altra seduta pesante per gli investitori lunedì a Piazza Affari dove il Ftse All Share, l’indice che rappresenta tutti i titoli del listino milanese, ha ceduto l’1,88%. La Borsa ha bruciato così 12 miliardi di euro, portando a circa 63 miliardi il saldo della capitalizzazione andata in fumo in dieci sedute, da quando lo scorso 15 maggio i mercati hanno iniziato ad entrare in fibrillazione per la situazione politica italiana. Lo spread tra Btp decennale e bund chiude in forte rialzo a 233 punti base dai 204 venerdì, sui massimi da fine 2013, con una tensione ancora più alta sulla scadenza a due anni che balza a 152 da 108 di venerdì. Il rendimento del Btp decennale, al 2,66%, supera il livello di guardia del 2,50% con il probabile voto anticipato dopo l’estate che fa presagire rischi politici ed alta instabilità.
L’uscita dall’euro è “una cosa assurda e inconcepibile, sarebbe la fine dell’Italia in termini economici, non scherziamo su queste cose”, ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. Secondo Boccia, “serve un’economia forte e una politica forte, serve avere chiaro che abbiamo bisogno di un governo che sia, abbiamo già chiarito, a vocazione europeista”. Questo, a suo avviso, “non significa non affrontare le grandi riforme di cui l’Europa ha bisogno”.