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Bilancio regionale, Viscomi: “Situazione esplosiva per i debiti fuori bilancio”

Bilancio regionale, Viscomi: “Situazione esplosiva per i debiti fuori bilancio”

REGGIO CALABRIA. Con le relazioni del vice presidente della Giunta, nonché assessore al Bilancio, Antonio Viscomi, e del consigliere Giuseppe Aieta, il Consiglio regionale ha avviato l’esame delle leggi di Bilancio di previsione annuale e pluriennale 2016-2018 della Regione. Il vicepresidente Viscomi ha evidenziato “la contrazione della possibilità di manovra, che si protrae ormai da tempo. Le norme intervenute negli ultimi anni in tema di finanza pubblica e di elaborazione dei bilanci e di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni e degli Enti locali obbligano ad una stretta connessione tra uscite ed entrate. Il ripianamento, possibile grazie al contenimento delle spese di funzionamento, e l’accertamento del disavanzo sono elementi da cui non si può prescindere e che determinano la certezza del dato contabile”. Viscomi si è soffermato sul fenomeno dei pignoramenti e dei debiti fuori bilancio, “che rischiano – ha sottolineato – di determinare una situazione esplosiva”. Giuseppe Aieta, presidente della Commissione Bilancio, ha elencato, “al di là dei numeri e delle cifre, tre elementi che caratterizzano il documento contabile: i 400 mila euro destinati ai centri antiviolenza, “fonte di dure polemiche nelle scorse settimane”; i fondi aggiunti per le celebrazioni del sesto centenario della nascita di San Francesco da Paola ed i 200 mila euro finalizzati al recupero dell’enorme patrimonio librario, composto da oltre 90 mila volumi che è accatastato nel santuario calabrese”. Giuseppe Mangialavori (Cdl), che é stato molto critico, ha sostenuto che “il Bilancio di previsione soffoca la nostra terra perché frutto di un conservatorismo politico dell’attuale maggioranza che si muove in perfetta continuità con il più recente passato”. Fausto Orsomarso (Misto) ha confermato il voto contrario già espresso in Commissione, evidenziando “le incongruenze e le dimenticanze di un Bilancio che pecca per assenza di strategia e per l’approssimazione su cui sembra fondarsi la manovra”. Domenico Bevacqua (Pd) ha espresso “un apprezzamento vero e sincero per la chiarezza delle relazioni del vicepresidente Viscomi e del consigliere Aieta, definendo il Bilancio come il “risultato di difficoltà storiche”, ma difendendone scelte e contenuti. L’improvvisa protesta attuata da alcuni dipendenti della Società in house del Consiglio addetti alla sala regia, cui è stata recapitata nei giorni scorsi la lettera di licenziamento, ha costretto successivamente ad una breve sospensione dei lavori, ripresi grazie all’intervento personale del Presidente del Consiglio, Nicola Irto, che si è recato nel box della regia d’Aula a parlare con i lavoratori. Flora Sculco (Calabria in rete) ha riconosciuto “le difficoltà oggettive a rispondere alle troppe emergenze della Regione”, ma ha anche espresso “apprezzamento per alcune scelte fatte, a cominciare dal finanziamento dei centri antiviolenza della regione”. Orlandino Greco (Oliverio presidente), nel suo intervento, ha cercato di evidenziare “quello che traspare dalla lettura del bilancio di previsione, vale a dire – ha spiegato- il riappropriarsi della funzione che la Costituzione aveva assegnato alla regione che è quella di programmazione e controllo”. Carlo Guccione (Pd) nell’annunciare il voto favorevole al Bilancio, ha richiamato l’attenzione sulla tensione molto forte presente nel tessuto sociale della Calabria. “In questo bilancio si intravede qualcosa – ha aggiunto Guccione – ma c’è bisogno di scelte coraggiose, in controtendenza, per invertire una tendenza drammatica in termini di occupazione, lavoro, sviluppo. Il bilancio, purtroppo, ancora non da risposte”. Domenico Tallini (Misto) annunciando il voto contrario si è richiamato all’intervento di Guccione “che – ha sostenuto – ha detto tutto l’opposto di quanto affermato da altri della stessa maggioranza. Cosa che ci obbliga a stare con i piedi per terra. A conferma che ci si trova davanti ad un bilancio che non dà risposte, privo di strategia politica e che non tiene conto delle emergenze”. Per Michelangelo Mirabello (Pd) “il Bilancio soffre di una situazione che va colmata e questo documento punta a riportare la Regione nella normalità”, mentre Alessandro Nicolò, capogruppo di Fi, lo ha definito “‘deludente rispetto alla politica degli annunci attuata fino a pochi giorni fa dalla maggioranza. Ci aspettavamo oggi – ha ancora detto Nicolò – un momento importante, ma ci siamo ritrovati davanti ad una maggioranza che ignora il luogo della massima assise rispetto alla programmazione, rispetto alla terapia d’urto che manca al Governo regionale”.

 

 

 

 

 

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