Barca di migranti spezzata in due dalle onde al largo di Steccato di Cutro: decine di morti annegati

CUTRO (Crotone) – Nuova tragedia del mare e della migrazione. Decine di migranti, che si trovavano su un’imbarcazione che è stata spezzata in due dalle onde, in una situazione di mare molto mosso,  sono morti all’alba di oggi al largo della frazione “Steccato” a Cutro, nel Crotonese. Le persone che si trovavano sull’imbarcazione (si sarebbe trattato di un peschereccio) sono finite in mare e sono morte annegate. I morti accertati, al momento, sono una cinquantina, ma probabilmente sono ancora molti i cadaveri da recuperare. Il bilancio delle vittime è infatti destinato certamente ad aggravarsi. Intanto è stato trovato sulla spiaggia un gruppo di migranti vivi, circa ottanta, che si trovavano sullo stesso peschereccio sul quale viaggiavano le vittime. I superstiti sono stati soccorsi e rifocillati dal personale del 118 e della Croce rossa. I  superstiti trovati sulla spiaggia hanno raccontato ai soccorritori che sul peschereccio su cui viaggiavano, che si è spezzato in due a causa del mare molto mosso, erano almeno in 250. L’ipotesi che viene fatta da investigatori e soccorritori è che le vittime del naufragio siano dunque molte di più delle circa 50 accertate fino ad ora. Sono 80 i migranti superstiti al naufragio del barcone sul quale si trovavano avvenuto in Calabria. Ventuno di loro sono stati portati nel pronto soccorso dell’ospedale di Crotone, mentre gli altri sono ancora sul posto in attesa di essere trasferiti al Cara di Isola Capo Rizzuto, a pochi chilometri dal luogo della tragedia. Un ammasso di legni sballottati dalle onde contro la riva: è tutto quello che resta del barcone che si è spezzato a pochi metri dalla costa, a Steccato di Cutro, sul quale si trovavano circa 200 migranti. Secondo una prima ricostruzione, l’imbarcazione non ha retto alla violenza del mare e si è spezzata ad una decina di metri dalla riva.

Il presidente della Regione Calabria, Occhiuto: “Una tragedia, ma l’Europa cosa ha fatto e cosa fa?”

“Cosa ha fatto l’Unione europea in tutti questi anni? Dov’è l’Europa che dovrebbe garantire sicurezza e legalità? Che fine hanno fatto le operazioni di dialogo con i Paesi d’origine dei migranti?”. Sono le domande che pone, in una nota, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in relazione alla tragedia dello sbarco di migranti a Cutro. “Tutte domande che, purtroppo – aggiunge Occhiuto – ad oggi non hanno alcuna risposta. E chi sta nei territori, a stretto contatto con la realtà di tutti i giorni, è costretto a gestire le emergenze e a piangere i morti”

Giuseppe Soluri