Rapporto Bankitalia: la ripresa c’è ma non sterilizza gli effetti della crisi (Tg RTC)

Rapporto Bankitalia: la ripresa c’è ma non sterilizza gli effetti della crisi (Tg RTC)

La ripresa dell’economia calabrese c’è e si consolida, pur rimanendo ancora insufficiente a colmare la caduta registrata durante la crisi. A confermarlo – al netto di elementi negativi che fanno sentire la loro influenza – sono i dati contenuti nella nota congiunturale di aggiornamento dell’economia in Calabria stilata da Bankitalia con riferimento al primo semestre 2018. I risultati della ricerca sono stati presentati a Catanzaro dal direttore della filiale calabrese Sergio Magarelli e dai componenti del Nucleo di ricerca dell’istituto Giuseppe Albanese, Antonio Covelli e Iconio Garrì. “L’analisi che presentiamo oggi – ha detto Magarelli – pone in evidenza indicatori positivi e segnali di recupero come una migliore redditività delle imprese, l’export che cresce, l’aumento dei livelli occupazionali e le aspettative favorevoli degli operatori per il futuro. Possiamo dunque dire che la crisi è passata? Se il Paese se l’è lasciata alle spalle, la Calabria soffre ancora di alcuni strascichi ereditati dalla fase negativa. Così come pesano il divario infrastrutturale, materiale e immateriale, la presenza e l’influenza negativa delle consorterie criminali e, ancora, la diaspora quasi biblica dei giovani soprattutto quelli più qualificati che hanno lasciato la regione”. A fronte di questo, secondo quanto evidenzia il report di Bankitalia, va rilevato che la produzione industriale ha continuato ad espandersi in linea con l’anno precedente ad eccezione del settore delle costruzioni all’interno del quale la fase negativa non si è ancora interrotta, soprattutto in stretta connessione con la debolezza del comparto delle opere pubbliche. Sono aumentati in prestiti bancari alle imprese, anche se in misura contenuta, e, nel complesso, il rapporto tra disponibilità liquide e debito a breve delle aziende ha raggiunto livelli storicamente elevati. Nel primo semestre dell’anno è cresciuta l’occupazione, soprattutto quella autonoma mentre nel lavoro dipendente l’aumento ha riguardato i contratti a termine. Stabile il tasso di disoccupazione. E’ migliorata nettamente la qualità del credito mentre il tasso di deterioramento dei prestiti è risultato inferiore a quello pre-crisi. Si è rafforzata, inoltre, l’espansione dei depositi bancari segnando una crescita dei conti correnti. Anche il calo dei depositi a scadenza determinata, in atto dal 2005, si è interrotto.

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