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Bankitalia: Calabria, 41,9% dei giovani non lavora e non studia

Bankitalia: Calabria, 41,9% dei giovani non lavora e non studia

CATANZARO. Il 41,9 per cento dei calabresi tra i 15 e i 34 anni non lavora, non studia e non segue un percorso di formazione per il lavoro. Il dato è contenuto nel rapporto sull’economia calabrese elaborato dalla Filiale di Catanzaro della Banca d’Italia. Il dossier, presentato oggi nella sede catanzarese dell’Istituto, analizza l’andamento del mercato del lavoro in Calabria soffermandosi sui dati dell’occupazione e della disoccupazione. Per quanto riguarda l’occupazione Bankitalia evidenzia come nel 2016 si siano “registrati lievi segnali di recupero”, ma specificando che “il miglioramento si è concentrato nella prima metà dell’anno, riflettendo almeno in parte l’incremento delle assunzioni a tempo indeterminato realizzate a fine 2015, in connessione con la prevista riduzione degli sgravi contributivi” mentre invece “negli ultimi due trimestri le condizioni del mercato del lavoro sono invece tornate stagnanti”. In particolare – si legge ancora nel rapporto – “gli occupati sono variati rispettivamente del 3,7 e del -0,5 per cento nel primo e secondo semestre del 2016 rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. L’incremento degli addetti – spiega la Banca d’Italia – si è concentrato prevalentemente nei servizi e nell’agricoltura. Gli occupati si sono invece contratti nell’industria in senso stretto, nonostante la stabilità della produzione”. In generale – aggiunge Bankitalia – in Calabria “il tasso di occupazione è risalito al 39,6 per cento, un livello ancora distante da quello del 2007. Si è stabilizzato per i più anziani, con 55 anni o più, dopo la forte crescita registrata negli anni scorsi a seguito delle ultime riforme pensionistiche. Fra i giovani è aumentato nella fascia di età tra 15 e 24 anni, mentre è diminuito nella classe 25-34. La dinamica occupazionale è stata analoga per gli uomini e per le donne; il divario per genere permane dunque stabile su livelli superiori alla media nazionale”. Tra gli occupati poi – annota il rapporto – “è tornato a calare il ricorso a contratti stabili. Dopo la riduzione degli sgravi contributivi previsti per i rapporti attivati sino alla fine del 2015, si è infatti interrotta la crescita delle nuove posizioni a tempo indeterminato”. Quanto alla disoccupazione, secondo Bankitalia in Calabria nel 2016 “l’offerta di lavoro è cresciuta (1,8 per cento). L’aumento della partecipazione al mercato del lavoro si è concentrato tra le donne e nella fascia di età tra i 35 e i 44 anni. Insieme al lieve recupero dell’occupazione, si è osservato un aumento più che proporzionale delle persone in cerca di occupazione. Il tasso di disoccupazione è così cresciuto di 0,3 punti percentuali, al 23,2 per cento, a fronte di una riduzione in Italia. Per la prima volta da cinque anni il tasso di disoccupazione è diminuito per i giovani con meno di 25 anni, mentre ha continuato a crescere per quelli tra i 25 e 34 anni. In entrambi i casi, l’incidenza della disoccupazione permane comunque su livelli superiori a quelli pre-crisi”. Più in generale – conclude la Filiale di Catanzaro della Banca d’Italia – “la quota di giovani calabresi tra i 15 e i 34 anni che non lavorano, non studiano e non seguono un percorso di formazione per il lavoro (“Neet”) è pari al 41,9 per cento (26,0 in Italia)”.

 

 

 

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