Bancarotta fraudolenta: sottrae 1,8 mln ad azienda, arrestato

COSENZA. La Guardia di Finanza di Cosenza ha eseguito una misura di custodia cautelare in carcere con il beneficio dei domiciliari emessa dal gip a carico di un imprenditore cosentino, indagato per bancarotta fraudolenta. Le indagini del Nucleo di polizia economico-finanziaria su delega della procura cosentina sono state incentrate su una società nel settore del brokeraggio, con diverse filiali sul territorio nazionale, dichiarata fallita nel 2015, il cui amministratore ha distratto beni e denaro per un valore pari a circa 1,8 milioni di euro grazie ad artifizi contabili. In particolare, l’imprenditore arrestato era il regista di un sistema fraudolento che prevedeva la sottrazione di denaro e beni della società fallita attraverso l’acquisto di ingenti forniture di beni, immediatamente venivano rivenduti a persone che però non pagavano ma li restituivano sottobanco, e nella distrazione di somme dai conti correnti societari, giustificate in contabilità da crediti inesistenti. La società, continuando ad accumulare debiti, è arrivata al fallimento ormai svuotata di tutti i beni, con grave pregiudizio per i veri creditori. A fallimento conclamato, quindi, il sistema veniva reiterato in un’altra società satellite, consentendo all’imprenditore di approvvigionarsi di beni e servizi, oltre che di denaro, con modesti investimenti. L’imprenditore era già noto alle forze dell’ordine per precedenti truffe.
Si chiama Marco Saturnino e ha 41 anni, il faccendiere arrestato dalla guardia di finanza per bancarotta fraudolenta. L’uomo, che risiede a Mendicino, era già stato coinvolto in un’inchiesta partita dal Piemonte e relativa alla vendita online di ingenti quantitativi di pellet da riscaldamento. Materiale acquistato e pagato, ma mai consegnato agli acquirenti, stimati in alcune centinaia.