Ballottaggio a Catanzaro: Fiorita con chi si schiera?

CATANZARO. Con quasi il 23% dei consensi sarà l’ago della bilancia in vista del ballottaggio che fra 15 giorni deciderà il nome del nuovo sindaco di Catanzaro: Nicola Fiorita, il docente universitario che ha conteso la carica di primo cittadino all’uscente Sergio Abramo (centrodestra) e a Vincenzo Ciconte, espressione del centrosinistra, ancora non si pronuncia sulla posizione che la sua coalizione di tre liste, aggregate intorno al movimento “Cambiavento”, assumerà in vista della sfida finale e dà appuntamento a mercoledì sera alle 19, quando davanti allo storico Palazzo Fazzari, in pieno centro storico cittadino, incontrerà simpatizzanti e sostenitori. L’assedio dei cronisti in queste ore è serrato, ma Fiorita non anticipa nulla. “Ci siamo dati – dice – una pausa di riflessione. Vogliamo chiudere questa esperienza in gioia sentendo tutte le componenti del nostro movimento prima di esprimerci”. Sergio Abramo va al ballottaggio con oltre il 39% dei consensi, Ciconte con il 31% circa. Potrebbero essere importante conquistare anche una parte del 6% dei suffragi raccolti da Bianca Laura Granato, espressione del Movimento Cinque Stelle. La macchina elettorale è in movimento. Continua il trend negativo dell’edilizia e del settore delle costruzioni, il cui calo – secondo la Filiale di Catanzaro di Banca d’Italia – “è proseguito, come confermato dalle stime di Prometeia sul valore aggiunto. In base ai dati dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance), nel 2016 si è ancora ridotto il numero di imprese e di lavoratori iscritti alle casse edili. Sul versante delle opere pubbliche, secondo le informazioni di Cresme, il numero dei bandi di gara è diminuito di circa un quarto, anche se in termini di valore la riduzione è stata contenuta dalla presenza di alcune opere di importo mediamente elevato. A tale andamento negativo hanno contribuito l’adeguamento alle nuove norme previste dal codice degli appalti adottato di recente e il lento avvio del ciclo di programmazione europea 2014-2020”. Segnali più confortanti invece arrivano dagli scambi con l’estero: “L’export delle aziende calabresi – spiega la Banca d’Italia – ha continuato a espandersi. Nel 2016 le esportazioni di merci sono aumentate del 10,4 per cento a prezzi correnti. La dinamica positiva ha interessato tutti i principali settori di specializzazione dell’export calabrese, tra cui l’agroalimentare che da solo pesa per quasi il 30 per cento del totale. Per quanto riguarda i mercati di sbocco, le esportazioni nei paesi dell’Unione europea sono aumentate soprattutto nelle principali economie appartenenti all’area dell’euro. Al di fuori della Ue, le vendite sono aumentate in misura consistente nei mercati del resto d’Europa e negli Stati Uniti. Nonostante l’andamento positivo registrato nello scorso biennio, l’export calabrese rimane di modesta entità. In rapporto al Pil regionale, l’incidenza delle esportazioni è lievemente cresciuta all’1,3 per cento (contro il 24,9 per cento in media a livello nazionale”. La Filiale di Catanzaro della Banca d’Italia infine analizza anche la “demografia” delle imprese registrando come nel 2016 “il numero di imprese attive in regione è aumentato dello 0,9 per cento”.