Saccomanno (Lega): “Tutti contro l’Autonomia, forse non hanno letto bene il testo”

Saccomanno (Lega): “Tutti contro l’Autonomia, forse non hanno letto bene il testo”

“Da qualche tempo vi è una campagna mediatica contro l’autonomia differenziata, ma dagli slogan del tutto vuoti emerge una evidente carenza di conoscenza e di un’azione ripetitiva di affermazioni senza alcun contenuto concreto”. Lo afferma il commissario regionale della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno. “Il Sud e l’Italia intera – prosegue – hanno necessità di migliorare e di utilizzare al massimo le poche risorse esistenti per cercare di eliminare quel divario sussistente tra il nord ed il sud. La cosiddetta ‘questione meridionale’ che non è stata mai correttamente affrontata e risolta, pur essendo decorsi decenni che hanno solo peggiorato la situazione. Il sud e la Calabria, in particolare, sono agli ultimi posti in tutte le classifiche attuali. Non esiste settore nel quale il sud primeggia o si trovi in posizione utile. Ogni programma di sviluppo per la Calabria è fallito e non vi è stato alcun miglioramento. Decenni di amministrazione del tutto negativa, che non ha portato nulla di buono e che ha costretto i meridionali ad espatriare per trovare lavoro, per potersi curare, per poter inserirsi positivamente nel settore industriale o altro. In sostanza, un fallimento di una classe dirigente e della loro capacità di apportare elementi concreti e positivi allo sviluppo del sud. Senza aggiungere la incapacità di utilizzare adeguatamente i fondi comunitari e la continua restituzione degli stessi. Circostanze queste innegabili e che dimostrano di come il sud e la Calabria siano state gestite malamente e che questo andazzo non è stato mai corretto: tante dichiarazioni di intenti, ma nessuna misura reale ed incisiva. È di indispensabile importanza, al contrario di quello che viene affermato dalla sinistra e, dispiace, anche dalla Chiesa -afferma Saccomanno- l’articolo 2, che attribuisce al Governo una delega legislativa, da esercitarsi entro ventiquattro mesi, per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali nelle materie interessate dall’autonomina differenziata. Finalmente, dopo oltre 22 anni, si potrà iniziare un percorso serio e concreto per cercare di eliminare il divario esistente, con individuazione delle risorse necessarie. Il problema -conclude Saccomanno- sarà solo quello di avere degli amministratori capaci, poi, di utilizzare le risorse e mettere in atto quel piano straordinario per colmare l’attuale deficit esistente”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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