Viscomi: “Salvaguardare le Mura Greche di Vibo”

CATANZARO. Il deputato del Pd Antonio Viscomi ha reso noto di avere presentato un’interrogazione al Ministro per i Beni e le Attività culturali, Alberto Bonisoli, “per sapere – riporta una nota – cosa intenda fare al fine di tutelare il complesso archeologico Mura Greche di Vibo Valentia”. “La questione nasce dal fatto che Mibact, Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria, Regione e Provincia di Vibo – afferma Viscomi – hanno condiviso una convenzione finalizzata alla valorizzazione del parco archeologico ‘Hipponion-Valentia’ ed alla realizzazione delle opere complementari idrauliche e stradali connesse alla realizzazione del nuovo ospedale della città. Con tale decreto sono stati autorizzati lavori di sbancamento su terreni già sottoposti a vincolo archeologico, ai sensi del Decreto Ministeriale del 19 ottobre 1977 (procedura espropriativa del 21 ottobre 2005), allo scopo proprio, come recita il decreto di vincolo, di ‘salvaguardare l’integrità e la prospettiva del complesso delle Mura Greche di Hipponion’. In particolare, occorre ricordare che il vincolo in questione ha come finalità di ‘evitare che siano modificate le condizioni dell’ambiente determinato dalle mura stesse, creare una zona di rispetto che assicuri la preesistenza, attorno alla zona archeologica, delle condizioni ottimali attualmente esistenti di detta zona archeologica’. Questo significa, in poche parole rispettare almeno i divieti imposti dal decreto di vincolo che indica tra gli altri il ‘divieto di tracciare nuove strade, o allargare sentieri già esistenti, procedendo a sbancamenti o riporti che alterino l’aspetto attuale della zona o danneggino la stabilità delle mura greche attigue’”. “Considerato che – sostiene ancora il parlamentare – in tempi recenti i presidenti dell’Associazione italiana di cultura classica, dell’Archeoclub di Vibo, del Forum delle associazioni vibonesi e dell’Associazione Wwf Provincia di Vibo hanno presentato la richiesta per l’accesso agli atti per prendere visione dell’iter amministrativo, rivelando in tal modo una esistente preoccupazione sull’attuale vicenda e sui rischi futuri a cui verrebbe a trovarsi l’efficace tutela dell’intera area archeologica”.