Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

L’opposizione alla Regione Calabria: “Sul gioco d’azzardo le restrizioni restino”

L’opposizione alla Regione Calabria: “Sul gioco d’azzardo le restrizioni restino”

“Pare evidente che la Regione abbia alzato bandiera bianca rispetto al gioco d’azzardo. Già la volta scorsa in Commissione Antindrangheta ci aspettavamo che l’argomento di discussione fosse incentrato attorno a una valutazione di un progetto strategico della Regione per finanziare provvedimenti pensati a contrastare le ludopatie e invece hanno approvato, con il nostro voto contrario, una nuova proroga senza pensare a interventi di prevenzione e regolamentazione del gioco d’azzardo. Oggi, la proposta che viene portata sempre in Commissione Antindrangheta tende a eliminare dalla legge regionale le limitazioni di orario di apertura”. Lo scrivono in una nota congiunta Amalia Bruni, capogruppo del Misto, Domenico Bevacqua, capogruppo del Pd e Davide Tavernise, capogruppo del Movimento 5Stelle. “Le fasce orarie di apertura – proseguono – verranno decise dai sindaci (che saranno esposti quindi a pressioni e a rischi maggiori), e aboliscono la distanza di 500 metri dai punti sensibili (scuole, ospedali ecc). In sostanza si ratifica il fatto che non c’è nessuna intenzione di proteggere la collettività dal gioco d’azzardo, e per questo non lo si dota di norme più stringenti, hanno prima allungato i tempi dell’entrata in vigore della legge e oggi vogliono togliere anche quelle restrizioni che sono rimaste. I titolari delle sale da gioco, delle tabaccherie e delle sale scommesse esistenti alla data di entrata in vigore della legge avrebbero dovuto adeguarsi entro i 12 mesi successivi all’entrata in vigore della legge 9/2018 (diventati 24 con le modifiche della legge n.51 del 2018 e prorogati a 48 mesi con la legge n.1 del 2020). Oggi invece siamo al paradosso che da disposizioni che avrebbero dovuto essere di contrasto al gioco d’azzardo, soprattutto in comunità come le nostre, dove i dati sono drammatici, stiamo arrivando a regole che quasi tendono a alimentarlo o comunque non a ostacolarlo in modo serio e rigoroso. Chi si vuole favorire? È evidente che dietro queste aziende ci sono interessi in termini di denaro davvero immensi e per questo motivo non possiamo avallare questo comportamento. I server non trasmettono dati da dopo la pandemia, ma ovviamente i numeri dei soggetti dipendenti, malati da gioco, sono notevolmente aumentati. Abbiamo consultato la rete di Avviso Pubblico di cui la Regione Calabria è socia e abbiamo avuto i dati della nostra terra. Sapete quanto è stato speso nel 2019 dai calabresi? 1 miliardo 789 milioni 872 mila e 33,49 euro, cioè quasi 2 miliardi per una cifra pro capite di circa 1000 e rotti euro. Per questo motivo non possiamo permettere di rendere la legge ancora più permissiva, non faremmo l’interesse dei cittadini”.

 

 

 

 

 

 

 

desk desk