Amalia Bruni ricorda Moro e Impastato: “Due figure simbolo”

Amalia Bruni ricorda Moro e Impastato: “Due figure simbolo”

“Oggi è un giorno dai ricordi tragici per l’Italia, uno spartiacque tra quello che eravamo a quello che saremmo diventati dopo. Il 9 maggio del 1978 due figure simbolo della storia dell’Italia, venivano meno. Il presidente della Democrazia Cristiana sequestrato 55 giorni prima e, poi, assassinato dalle Brigate Rosse, e un ragazzo di trent’anni, siciliano, esponente di Democrazia proletaria, che da Cinisi denunciava la mafia e i traffici illeciti del clan di Tano Badalamenti dalla cui casa lo separavano solo 100 passi”. E’ quanto afferma, in una nota, Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio regionale. “La vita e la morte di Aldo Moro e di Peppino Impastato – prosegue Bruni – si sono intrecciate tragicamente nello stesso giorno unendo l’Italia, dal Nord al Sud, dal centro alla periferia, dalla politica alla società civile, dal Paese formale a quello reale. Il nove maggio del 1978 le Brigate Rosse fecero ritrovare il cadavere di Aldo Moro in via Caetani, all’interno di una Renault rossa. I 55 giorni iniziati in via Fani il 16 marzo terminavano così nel peggiore dei modi. Solo qualche ora prima, a centinaia di chilometri di distanza, perdeva la vita il giornalista siciliano. Peppino viene ritrovato cadavere la mattina del 9 maggio nei pressi dei binari ferroviari della tratta Palermo-Trapani, morto per un’esplosione. Un tentativo di depistaggio da parte degli assassini, uomini agli ordini di Gaetano Badalamenti, che sarà presto smascherato dalla magistratura.

 

 

 

 

 

 

 

 

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