Allarme Anci: sui Comuni la scure dei tagli, a serio rischio molti dei servizi da erogare

A rischio i servizi ai cittadini: è l’allarme lanciato oggi a nome di tutti i sindaci dal presidente dell’Anci Gaetano Manfredi. Intervenuto al 13/mo appuntamento della Conferenza nazionale dell’Ifel, il leader dei primi cittadini ha spiegato che “a condizioni date, con la traiettoria che c’è sulla spesa pubblica, i Comuni a breve non saranno in grado di erogare neanche il livello di servizio che eroghiamo oggi”. Contestualmente dalle assise dell’Ifel è emersa in maniera corale la richiesta di una maggiore autonomia anche per i municipi. Ma il titolare dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intervenuto in videoconferenza, ha tenuto a ricordare che “la legge di Bilancio del 2025 mette a disposizione del comparto comunale ulteriori 310 milioni di euro, da erogarsi gradualmente tra il 2025 e il 2030”. Parlando delle difficoltà dei bilanci comunali il discorso inevitabilmente è saltato sull’impatto fiscale. “Io credo che aumentare la tassazione locale sia molto difficile – ha spiegato Manfredi – abbiamo già un livello di tassazione locale molto alto, poi l’idea che i comuni aumentino le tasse e il governo centrale le riduce non mi sembra molto interessante. Direi che invece sarebbe interessante lavorare sul tema della compartecipazione, che non è un tema solamente tecnico, è anche un tema politico”. Ma poi dai sindaci si leva in maniera uniforme la richiesta di una svolta epocale grazie all’autonomia. In primo piano su questo fronte l’uomo dei numeri dell’Anci, Alessandro Canelli – delegato alla finanza locale, presidente Ifel e sindaco di Novara – che ha esortato a “ripartire dall’articolo 119 della Costituzione” che “significa riconoscere maggiore autonomia di entrata e di spesa al comparto dei Comuni”.