Saldi, in Calabria si spera nella ripresa ma pesano i rincari
Anche in Calabria sono scattati i saldi invernali, con aspettive positive seppur condizionate dall’aumento dei prezzi di benzina e bollette. La speranza delle associazioni di categoria è registrare un buon andamento della spesa, anche se bisognerà attendere qualche giorno per capire il trend reale di acquisto. Secondo Francesco Baggetta, responsabile regionale della Fismo (Federazione settore moda) della Confesercenti Calabria, le incognite sono dietro l’angolo: “Emerge un forte l’interesse da parte dei consumatori, con un budget di spesa previsto in Calabria di circa 150 euro a persona –spiega all’AGI – inferiore rispetto a quello del Nord Italia. Quello che cercano i consumatori sono i capi di abbigliamento prettamente invernale, come i maglioni e le scarpe”.
Il sondaggio effettuato dall’associazione di categoria sembra portare buone speranze: “Ci auguriamo che le previsioni possano concretizzarsi nonostante – ha aggiunto Baggetta – il caro bollette e l’aumento di carburante incidono negativamente sul budget delle famiglie. A Natale qualche promozione ha permesso di aumentare l’attenzione sugli acquisti, questa fase con i veri e propri saldi dovrebbe portare gli utenti a effettuare nuove spese anche con l’abitudine di conservare l’eventuale capo di abbigliamento per il prossimo anno”.
Simile l’analisi dell’Ufficio Studio di Confcommercio che ha stimato per i cittadini calabresi una spesa di 110 euro a testa negli acquisti in saldo, in crescita del 10% rispetto allo scorso anno. Frena, invece, il Codacons, l’associazione dei consumatori, secondo il quale si registra quest’anno da parte dei cittadini una grande prudenza sul fronte della spesa da destinare ai saldi, e cresce il numero di consumatori che deciderà all’ultimo minuto se approfittare o meno degli sconti.
Da parte dei singoli commercianti le previsioni sono altalenanti. C’è chi affronta l’avvio dei saldi con grande positività e chi, invece, registra ipotesi negative. Intanto, nei centri commerciali della regione si registra una forte presenza di utenti, ma, come afferma un esercente di Catanzaro, “questo non si traduce in spesa, dal momento che le famiglie sono fortemente preoccupate per gli aumenti dei costi”. Servirà, dunque, qualche giorno per avere un quadro chiaro rispetto all’effettiva disponibilità di spesa da parte dei consumatori calabresi che potrebbero dare una boccata d’ossigeno all’economia locale.