Aeroporto di Reggio, Dieni: “Magistratura faccia luce su gestione”

CATANZARO. “La magistratura intervenga al più presto per fare luce su quelle che sembrano delle vere e proprie ruberie ai danni dell’aeroporto di Reggio, oggi a rischio chiusura”. È quanto chiede, in una nota, la deputata del M5S Federica Dieni. “Che in tutti questi anni – aggiunge Dieni – il management di Sogas avesse svolto il suo lavoro in modo dilettantistico e approssimativo era cosa nota; ma adesso veniamo a sapere che i membri del cda si sono perfino autonominati manager, un ruolo in virtù del quale hanno presentato parcelle da capogiro a una società poi fallita soprattutto a causa della loro assoluta incompetenza. Notizie di stampa riferiscono di un onorario di quasi 500mila euro presentato dall’ex vicepresidente del cda Sogas Vincenzo Calarco, che avrebbe accumulato crediti pari a 337mila euro solo in relazione alla sua ‘autoattribuita’ funzione di manager. In pratica, i vertici della società di gestione dell’aeroporto, tra cui anche l’ex presidente Carlo Porcino, avrebbero agito in totale conflitto di interessi, svolgendo al contempo il ruolo di membri del cda e di manager autonominati che, come si legge nei verbali pubblicati dalla stampa, avrebbero dovuto percepire compensi, mese per mese, ‘con acconti di 5mila euro da conguagliare con i maggiori corrispettivi’”. “Le casse della Sogas – sostiene la parlamentare di M5s – fallita a causa di un debito di 10 milioni di euro, sarebbero insomma state usate come un bancomat da parte di coloro che, invece, avrebbero dovuto trovare soluzioni per farla uscire dalla crisi e per salvare l’aeroporto di Reggio, i cui dipendenti oggi sono a rischio licenziamento. Siamo certi che la Procura della Repubblica di Reggio vorrà approfondire questa drammatica e grottesca vicenda al fine di individuare gli eventuali responsabili del fallimento di Sogas e del declino dell’aeroporto dello Stretto”.