Accademia Belle Arti all’Educandato, i consiglieri di opposizione: “Brutta figura dell’Amministrazione comunale”

Accademia Belle Arti all’Educandato, i consiglieri di opposizione: “Brutta figura dell’Amministrazione comunale”

CATANZARO/ Gli otto consiglieri comunali, Fiorita, Bosco, Costanzo, Guerriero, Rotundo, Celia, Costa e Notarangelo hanno scritto alle redazioni di RTC e Giornale di Calabria, intervenendo sulla vicenda del trasferimento dell’Accademia delle Belle Arti nei locali dell’Educandato, senza pero’ che l’Accademia abbia ancora inaugurato il suo anno accademico.  Questo il loro messaggio:

“L’ennesima brutta figura dell’Amministrazione Abramo. A distanza di due anni dalla prima delle cinque inaugurazioni dell’Educandato, nemmeno questa volta l’Accademia di Belle Arti inizierà il suo anno accademico nella sede indicata. Una vergogna, se si considera che ancora una volta il Comune ha annunciato l’inizio delle lezioni il prossimo 10 novembre, beccandosi l’ennesima smentita dell’Accademia.

Altro che Amministrazione modello della Calabria. Se gli altri Comuni sono in dissesto, a Catanzaro è la città ad essere in dissesto, con l’acqua inquinata, il depuratore che dispensa profumo, le montagne di rifiuti per le strade.

Che bisogno c’era di inaugurare una sede ancora non pronta e priva di tutte le autorizzazioni nell’ottobre del 2017? Solo propaganda per questa campagna elettorale permanente che vede una persona sola a piegare ai suoi capricci una città.

Due anni durante i quali i pretoriani di Abramo si sono affannati con comunicati stampa ad annunciare l’“imminente apertura” dell’Educandato.

Noi pensiamo che di questa vicenda debba interessarsi la Corte dei Conti sia per i danni erariali prodotti dal ritardo di due anni, anche in ragione del fitto che l’Accademia deve pagare alla Provincia per i locali di Mater Domini, sia per quanto riguarda le spese sostenute in maniera mascherata come contributi per le varie inaugurazioni elettorali.

La città deve dire basta alle bugie di Abramo e della sua giunta. Vadano a casa il prima possibile”.

redazione@giornaledicalabria.it

 

 

 

 

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