A Lamezia dal 18 al 23 giugno torna “Trame”, il festival dei libri sulle mafie

“A futura memoria (se la memoria ha un futuro)”. È questo il titolo della tredicesima edizione del Festival dei libri sulle mafie “Trame” che, prendendo spunto dal lavoro di Leonardo Sciascia, quest’anno si terrà dal 18 al 23 giugno a Lamezia Terme. Al centro della manifestazione, è scritto in una nota, ci sarà la memoria, il ricordo e le battaglie per la libertà con lo scopo di stimolare una riflessione e un dialogo per orientarsi nel futuro, con gli strumenti della conoscenza che la storia ci ha lasciato. Il Festival, promosso e organizzato dalla Fondazione Trame e dall’Associazione Antiracket Lamezia Onlus, è stato presentato durante il Salone Internazionale del Libro di Torino, che lo ha selezionato, per il secondo anno consecutivo, nell’ambito del progetto “Luci sui festival”, dedicato alle principali manifestazioni letterarie del Paese. Quest’anno, inoltre, prosegue la nota, la Fondazione ha ricevuto dalla Global Initiative Against Transnational Organized Crime Gi-Toc con sede a Ginevra un importante riconoscimento per il valore artistico e culturale dell’iniziativa ‘ritenendola particolarmente meritevole in quanto negli anni ha saputo promuovere l’identità regionale, creare coesione e accrescere il livello culturale del pubblico del progetto'”. L’iniziativa sarà anche l’occasione per ricordare il centenario dell’omicidio di Giacomo Matteotti, per il quale è prevista per mercoledì 19 giugno una lectio magistralis sul tema della “memoria”, realizzata con il contributo dell’Università Federico II di Napoli e in collaborazione con la Fondazione Treccani Cultura. “Quando si parla di mafie, e di lotta alle mafie -ha commentato Giovanni Tizian, direttore artistico del Festival- non esiste solo un termine repressivo della vicenda, è molto più complesso. Per questo motivo il Festival partirà un giorno prima, proprio per ragionare insieme di aspetti diversi. Parleremo del tema dei migranti e della giornata dei rifugiati. Ci occuperemo di sanità e affronteremo il tema dei paradisi fiscali, della ridistribuzione dei redditi e quindi della disuguaglianza. Parleremo del decreto Caivano e di come alcune leggi e norme si accaniscano sempre sui più deboli”. Ognuna delle sei giornate di dibattito sarà arricchita dalle testimonianze e dai racconti di personalità del mondo istituzionale, culturale, politico e della società civile, nazionali e internazionali. Durante il primo giorno, il 18 giugno, ci sarà la partecipazione istituzionale della sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro; il 20 giugno, il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani; il 22 giugno, il fondatore di Libera contro le mafie, don Luigi Ciotti seguito dall’intervento del procuratore di Napoli Nicola Gratteri, e da Antonio Nicaso.