Cei, Bassetti: “C’è bisogno dei cattolici anche in politica”
“Come cristiani, come fedeli e come popolo, abbiamo il dovere di interessarci della cosa pubblica, di parteciparvi, di esporre progetti ed eventualmente di presentare critiche. Ma abbiamo anche il dovere di essere vicini con il consiglio e con il sostegno amicale a quanti si caricano sulle spalle il peso del governo”. A dirlo il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti, nella prolusione per il Festival della Dottrina sociale a Lamezia Terme. “Il patrimonio della dottrina sociale della Chiesa cattolica – ha poi spiegato il presidente della Cei – è un tesoro prezioso che va conosciuto approfonditamente e va promosso in ogni ambito della vita civile. I principi di solidarietà e partecipazione, di responsabilità sociale e sussidiarietà infatti non sono solo dei valori che i cristiani devono agitare in pubblico come se fossero delle bandiere. Al contrario – ha proseguito Bassetti – questi principi devono necessariamente trasformarsi in opere concrete e buone pratiche da mettere di impegno sociale. Tra le buone pratiche, la rinascita delle scuole di formazione sociopolitiche ispirate dalla Dottrina sociale della Chiesa cattolica, una rinascita, su basi nuove, adatte ai tempi”. Secondo Bassetti occorre “in primo luogo evitare l’autoreferenzialità. Non abbiamo bisogno di “specialisti del settore” ma di maestri autentici che sappiano testimoniare, prima di tutto con la propria vita, la loro fede in Cristo. Abbiamo bisogno, cioè, di giovani appassionati del Vangelo. Di giovani docenti e giovani discenti che sappiano segnare una cesura con un passato fatto di strutture e burocrazie, piccolo potere locale e vecchio clericalismo. In secondo luogo, promuovere una nuova proposta culturale. Quello che serve più di tutto è una proposta sull’Italia e le sue cento città e sull’Europa. Una proposta che sappia coniugare passato, presente e futuro”.