“Il Governatore Mario Oliverio si è accorto con anni di ritardo dell’emergenza sanitaria in Calabria”. É quanto afferma il senatore Marco Siclari, capogruppo di Forza Italia in Commissione igiene e sanità, commentando, in una nota, “l’incontro tra Oliverio ed i dg delle Aziende ospedaliere e delle Asp calabresi per valutare l’attuale situazione in ordine ai dati dell’anticipazione del rapporto Svimez”. “Oliverio avrebbe dovuto fare – prosegue Siclari – almeno una riunione a settimana considerando l’emergenza sanitaria in Calabria che non permette ai nostri cittadini di ricevere cure adeguate ed efficienti in Calabria. Invece, il Governatore si ricorda solo oggi, dopo che il disastro, perpetrato con la complicità del commissario e dei direttori da lui nominati, è balzato agli onori della cronaca locale e nazionale, di prendere provvedimenti ed entrare nel merito di una situazione ormai paradossale. Il ministro Grillo e il Governo M5S – Lega, che hanno ufficialmente affermato di non voler accogliere la mia proposta di ‘fine commissariamento della sanità in Calabria’, sono i nuovi complici del dramma sanitario che, dal 5 giugno, non faccio altro che denunciare mostrando i dati allarmanti che vedono la Calabria ultima come prestazioni e servizi sanitari come i Lea e prima come migrazione sanitaria. Nonostante i miei molteplici appelli, il Governatore ed il Governo M5S – Lega sono rimasti sordi a ogni richiesta e solo adesso, che raccogliamo l’ennesima figuraccia a livello nazionale, Oliviero chiama a raccolta i dirigenti”. “Altro che Piano di rientro – sostiene ancora Siclari -, la Calabria ha un saldo negativo rilevante di 319,5 milioni di euro. È arrivato il momento di pretendere i fatti. Il tempo degli incontri è finito. Il commissariamento è fallito perché ha portato all’aggravamento dei conti e al peggioramento della sanità. Adesso, che la mia voce rimbomba ogni giorno in Senato, il presidente Oliverio si è accorto di una situazione disastrosa che può vedere una speranza solo con la fine del commissariamento che purtroppo questo Governo ha deciso, proprio ieri, di mantenere ancora, nonostante i danni alla salute ai cittadini calabresi. È una vergognosa e immonda ingiustizia sociale”.