CATANZARO. “Abbiamo chiesto alla neo ministro Grillo un incontro per confrontarci su alcuni temi che ci preoccupano molto, perchè nella sanità continua un processo di disinvestimento, che ha colpito in modo pesante le regioni più deboli”. Lo ha affermato il segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga, concludendo a Catanzaro un dibattito sulla sanità organizzato dalla confederazione regionale con la presenza del presidente della regione, Mario Oliverio. “Il sistema dei tagli lineari – ha aggiunto Ganga – sta creando un debito sommerso molto grave per il Paese, e discrasie pesantissime tra le Regioni. Su queste iniquità si deve assolutamente intervenire. Inoltre, siamo molto critici sui Piani di rientro, che non hanno funzionato: anche di questo vogliamo parlare con il ministro della Salute, perchè – ha spiegato il segretario confederale della Cisl – i Piani di rientro si sono focalizzati solo sugli aspetti economici ma non hanno minimamente agito sul miglioramento delle prestazioni dei cittadini. E questo ha ingenerato la mobilità e acuito le liste d’attesa. E bisogna affrontare il tema delle risorse, perchè le Regioni che hanno avuto di meno devono avere di più. Infine – ha sostenuto Ganga – rimettere al centro dell’attenzione il tema della sanità del Mezzogiorno”. Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario generale della Cisl Calabria, Paolo Tramonti, che si è soffermato sulla realtà regionale: “Siamo da anni in regime di commissariamento e di piano di rientro, ma in questi anni non si è prodotto quasi nulla. Proprio perchè in piano di rientro la nostra è una delle regioni più tassate d’Italia pur essendo la più povera, ma i calabresi non hanno un servizio sanitario adeguato. Quello che poi non è accettabile – ha spiegato Tramonti – è il continuo rimpallo di responsabilità tra i vari livelli istituzionali: è necessario che ci si metta attorno a un tavolo e si affrontino i nodi della sanità calabrese. Come Cisl riteniamo che si deve lavorare per superare il commissariamento dei regimi di commissariamento, perchè la gestione ordinaria è quella più adeguata, ma questo comunque – ha sostenuto il segretario della Cisl Calabria – non significa che si debba tornare all’occupazione della sanità sa parte della politica”. Al dibattito ha, infine, preso parte anche Raffaele Rio, presidente di ‘Demoskopicà, che ha illustrato i contenuti di un report sulla sanità calabrese: Rio ha auspicato “un’alleanza tra governo e Regione per risollevare le sorti del settore”.
Oliverio: “Estromessi dal governo del settore”
CATANZARO. “Io non faccio polemica e non chiedo potere, semplicemente constato un’amara realtà”. Lo ha affermato il presidente della Regione, Mario Oliverio, intervenendo a un dibattito organizzato dalla Cisl a Catanzaro, con riferimento alle polemiche sul commissariamento della sanità calabrese. “Il presidente della Regione Lazio Zingaretti – ha sostenuto Oliverio – ha avuto la responsabilità di governare la sanità della sua regione, a differenza di quello che avviene in Calabria, e, assumendo le responsabilità come può fare chi chiede e ottiene consenso ha ottenuto risultati. Noi invece siamo stati espropriati di questo potere. E non dico questo per fare vittimismo o per fare scarico di responsabilità, tutt’altro, constato soltanto che una scelta fatta dal governo e approvata dal Parlamento si è rivelata inadeguata. E non posso essere tacciato di spirito di parte, perchè – ha proseguito il governatore – questa battaglia la sto facendo a partire dai governi Renzi e Gentiloni. Ora si impone un’iniziativa, perchè ancora ci si sta attardando a ridurre il dibattito a un duello tra Oliverio e Scura, ma non è così. Si chiami Scura o in un altro modo, non è questo il punto: io sto parlando di sistema. Questo limite – ha concluso Oliverio – c’è stato, da parte delle forze politiche ma anche sociali, come se ci fosse solo una lotta di potere, ma non è così”.
“Non c’è finora nessun segnale dal governo. Ho chiesto un incontro al ministro della Sanità, ho già posto il problema della particolare situazione di difficoltà della sanità calabrese: attendo questo incontro per poter illustrare nel merito la gravità della situazione”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, parlando con i giornalisti a Catanzaro, a margine di un dibattito organizzato dalla Cisl. “Dalle notizie che ho – ha aggiunto Oliverio – il debito è sotto controllo e non ci sarà aumento delle tasse, ma il debito doveva essere ancora più contenuto perchè la gestione commissariale che da oltre 7 anni gestisce il settore in Calabria aveva il compito di riorganizzare i servizi e cancellare il debito. I servizi – ha osservato il presidente della Regione – non sono stati riorganizzati, i Lea non sono stati realizzati, è aumentata la mobilità passiva del 33%, sono aumentate le liste d’attesa. Sono dati che dicono che c’è un fallimento dell’esperienza commissariale, dati duri da cui partire per chiedere un’inversione di tendenza. Questo problema l’ho riproposto ai precedenti governi e lo ripropongo anche a questo governo, perchè la Calabria – ha concluso Oliverio – ha diritto a una sanità che tuteli davvero la salute dei calabresi”.